ARTE ED ECONOMIA: LA PROMOZIONE PASSA DAI PORTI DI NAPOLI E SAN PEDRO – di Silvia Giudici

LOS ANGELES\ aise\ - ““La colonizzazione della California è cominciata sotto la corona spagnola con Carlo III che si è trovato a essere contemporaneamente Re della California e Re di Napoli. Una curiosità storica piacevole e preziosa per ricordare il legame fra Italia e California, tra Napoli e la California, legame che va indietro di tantissimi anni”. Con un dettaglio storico interessante e poco conosciuto il Console italiano a Los Angeles Antonio Verde ha aperto i festeggiamenti per uno storico accordo tra il porto di Napoli, Salerno e Castellamare di Stabia e quello di Los Angeles. Un accordo che mira a implementare lo sviluppo delle attività commerciali tra i due poli portuali, e che è stato ufficializzato martedì 10 luglio presso il Museo Marittimo di San Pedro, il più grande museo marittimo della costa occidentale, inaugurato nel 1979 e con una collezione che comprende il rimorchiatore della Seconda Guerra Mondiale Angel's Gate ST-695 e il battello antincendio Ralph J. Scott”. A scriverne è Silvia Giudici per “l’ItaloAmericano”, magazine diretto a San Francisco da Simone Schiavinato.
“La firma ha visto coinvolti il presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Tirreno centrale, Pietro Spirito, arrivato a Los Angeles per l’occasione, e tre autorità locali: il councilman del Distretto 15 di Los Angeles, Joe Buscaino, Anthony Pirozzi, uno dei cinque harbor commissioner, e Antonio Gioiello, deputy executive director of development del porto di Los Angeles. Non un caso che queste tre autorità locali siano tutti di origine italiana: a San Pedro, distretto che fa capo a Joe Buscaino, vive una comunità italiana di 45 mila persone, di cui 35 mila di origine ischitana e una decina di migliaia di Castellammare del Golfo, in Sicilia.
Il porto di Los Angeles, ubicato nella baia di San Pedro, impiega 517.000 persone in tutta la regione della contea di Los Angeles e 1,6 milioni in tutto il mondo. I container in arrivo nel porto rappresentano circa il 20% del traffico di tutti gli Stati Uniti, per una stima di circa 300 miliardi di merci ogni anno. E proprio a San Pedro si sta cercando di far crescere una nuova comunità attraverso la valorizzazione del porto, del lungomare e della zona limitrofa, oltre alla nascita di un distretto italiano, la storica Little Italy, su iniziativa del consigliere Buscaino.
Quello siglato tra Italia e California è un Memorandum of Understanding (MoU), ovvero un accordo che esprime una convergenza di interessi fra i due porti, indicando una comune linea di azione prestabilita. “Il porto di Los Angeles è tecnologicamente avanzato, vogliamo apprendere i metodi sviluppati qui che mirano a migliorare l'impatto ambientale.” Ci dice Pietro Spirito. “Il patto prevede quindi uno scambio di saperi: qui in California sono molto avanti con le tecnologie green, e questo perché si è stabilito che per i cargo fermi in porto l’energia consumata debba essere esclusivamente elettrica. A Napoli invece siamo vincenti per quanto riguarda i numeri del traffico passeggeri, soprattutto per la crocieristica”.
Tra gli obiettivi c’è anche quello di un collegamento diretto Napoli-Los Angeles. Dall’Italia verso la Città degli Angeli arrivano via nave soprattutto mezzi di trasporto, meccanica, vini e gioielli. “Noi guardiamo a un collegamento diretto con la costa occidentale degli Stati Uniti dal punto di vista commerciale e turistico”, ha concluso il presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Tirreno centrale.
Nel coordinare queste iniziative promozionali in collaborazione con la Camera di Commercio di Los Angeles, l’ENIT e l’Istituto di Cultura, e con il coinvolgimento della Regione Campania, il Consolato Generale non si è limitato alla firma dell’accordo di collaborazione tra l’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centrale e il Porto di Los Angeles. Nei giorni in cui la Delegazione della Campania era in visita in California si è infatti anche svolta la presentazione di due progetti importanti: quello relativo alla costruzione a Napoli del Museo del Mare e dell’Emigrazione e quello della nuova ZES (Zona Economica Speciale) di Napoli, situata all’interno del porto di Napoli.
“Quale posto migliore se non questo museo a San Pedro, zona di Los Angeles ricca di italiani, in particolare dalla Sicilia e da Napoli, per presentare questo studio sulla costruzione del Museo dell’Emigrazione italiana?” ha affermato Pietro Spirito, sottolineando l’appoggio del Museo Archeologico Nazionale di Napoli al progetto.
Il nuovo Museo del Mare e dell'Emigrazione di Napoli nascerà nel cuore del porto partenopeo, negli spazi che furono dei Magazzini Generali costruiti negli anni Quaranta dall'architetto Marcello Canino. “Il museo si collocherà in un polo già molto importante, e servirà a tenere in vita la memoria del passato. Racconteremo come il lavoro veniva svolto in passato, illustrando ad esempio la filiera del tonno, e come si fa oggi, movimentando milioni di container”, ha concluso Spirito.
Un contributo importante arriverà dal Museo Archeologico Nazionale.
Il direttore, Paolo Giulierini, anche lui in trasferta a Los Angeles, ha aggiunto a riguardo: “Abbiamo tante opere legate al mare, mosaici con scene di pesca, relitti, oggetti di ogni foggia e materiale sulla storia della navigazione e saremo lieti di metterli a disposizione per questo progetto, mentre l'anno prossimo organizzeremo una mostra, Thalassa, per ricordare che il mare deve essere considerato un ponte tra i popoli e non, come accade ai tempi nostri, un luogo di conflitti”, ha tenuto a sottolineare Giulierini.
La tre giorni della Delegazione della Campania si è infine conclusa nella sede della Camera di Commercio Italoamericana della Costa Ovest guidata da Genny Nevoso, dove è stato presentato il terzo progetto dedicato al mare e ai porti.
Con la presenza Carlos Valderrama, presidente del Center for Global Trade and Foreign Investments della Camera di commercio di Los Angeles, e Gianluca Paci, board secretary della IACCW, agli imprenditori locali è stata presentata la Zes, la Zona Economica Speciale nata a maggio ma non ancora completata. Il progetto servirà ad attirare investimenti delle imprese californiane in Italia: alle compagnie di Los Angeles che sceglieranno di commerciare via mare e risiederanno sul posto per almeno sette anni, spetteranno crediti d'imposta fino a 50 milioni di euro e sgravi sulle tasse relative all’attività produttive.
“Non solo immigrazione, non solo costruzione del porto, c’è anche un aspetto più strettamente artistico e culturale. Abbiamo infatti anche presentato uno studio tra arte e porti. Porti considerati come fulcro cittadino dell’economia dei tantissimi paesi affacciati sul mare, studio realizzato dal Museo di Capodimonte e l'Edith O' Donnel Institute of Art History di Dallas, in Texas”, ha concluso il console Verde, riferendosi alla nascita di un polo interdisciplinare rivolto ai dottorati del posto e agli studenti delle scuole. Il Polo sarà avviato a settembre, presso il Museo di Capodimonte,e si chiamerà Centro per la Storia dell’Arte e dell’Architettura delle città di Porto”. (aise)