DAL VENETO VIA LIBERA AL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI PER IL PATRIMONIO CULTURALE DI ORIGINE VENETA NELL'ISTRIA E NELLA DALMAZIA
VENEZIA\ aise\ - Il Consiglio regionale del Veneto, nella seduta del 28 agosto scorso, ha approvato con 34 voti a favore, 5 contrari e 2 astenuti il programma degli interventi per circa 288.156 euro per il patrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmazia come previsto dalla Legge del 7 aprile 1994 n. 15.
Alla presenza dell’assessore regionale Manuela Lanzarin (Lista Zaia) il consigliere Luciano Sandonà (Lista Zaia Presidente) ha Illustrato il programma ai colleghi, spiegando che circa 188 mila euro saranno destinati ad iniziative culturali (ricerche, studi, forniture di attrezzature scolastiche, finanziamento di musei ecc.) e altri 100 mila a recuperi e restauri.
Il consigliere Claudio Sinigaglia (Pd) ha proposto, considerando l’istituzione della VI Commissione chiamata appunto ad affrontare le problematiche culturali, di dedicare una giornata di analisi sugli esiti della legge 15/1994, mentre Piero Rizzato (LeU) - preannunciando la sua astensione – ha richiesto una maggiore precisione e dettaglio nelle schede relative ai progetti da finanziare in modo tale da poter analizzare compiutamente le iniziative proposte che, ad una prima lettura, appaiono fortemente disomogenee tra loro combinando iniziative sicuramente lodevoli e di spesso con altre che appaiono meno pregnanti.
Erika Baldin (M5S), pur apprezzando la necessità di valorizzare e tramandare la cultura veneta in ambito istriano-dalmata, ha spiegato il voto contrario del Movimento 5 Stelle perché si vanno a finanziare progetti, su alcuni dei quali la consigliera nutre non pochi dubbi, fuori il territorio regionale quando meglio sarebbe investire nella Regione, dove non mancano, a detta dell’esponente pentastellata, occasioni. Anche Patrizia Bartelle (M5S) ha stigmatizzato il finanziamento di corsi di lingua italiana all’estero, con scelte definite “schizofreniche”, nonché il sostegno per le iniziative gastronomiche, già criticate dalla collega Baldin. (aise)