IL MONDO AMA PISTOLETTO: L’ARTISTA PROTAGONISTA DELLA SCENA DA BAKU A LOS ANGELES
ROMA – focus/aise – Cinque anni fa uno dei più prestigiosi musei al mondo, il Louvre di Parigi, dedicava una mostra che rendeva omaggio all’intero percorso artistico di Michelangelo Pistoletto. E l’artista italiano, negli anni Sessanta tra i maggiori esponenti del movimento dell’Arte Povera e più di recente ideatore della rivoluzione filosofica chiamata "Terzo Paradiso", continua ad affascinare il mondo dell’arte.
È così che a distanza di poche settimane si sono aperte ai due estremi del globo, Baku e Los Angeles, due mostre – una personale e l’altra collettiva - che vedono Pistoletto protagonista.
A Los Angeles, nella sede di Malibu del J. Paul Getty Museum, sino al 3 giugno si potrà ammirare la mostra "Plato in L.A. Interpretazioni di artisti contemporanei": alcuni dei più celebrati artisti del panorama odierno, incluso Michelangelo Pistoletto, reinterpretano l'impatto di Platone sul mondo contemporaneo attraverso sculture, disegni, dipinti e installazioni su larga scala.
Fra i partecipanti, tutti artisti acclamati del momento, vi sono Paul Chan, Rachel Harrison, Huang Yong Ping, Mike Kelley, Jeff Koons, Joseph Kosuth, Paul McCarthy, Whitney McVeigh, Raymond Pettibon e Adrian Piper.
Grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura in Los Angeles e della Galleria Continua di San Gimignano, fra le opere esposte vi è la Venere cubana di Pistoletto, opera realizzata nel 2015 e facente parte della serie più recente di quadri specchianti, che ritrae scene di vita colte a Cuba, dopo la liberalizzazione economica del Paese.
A Baku, in Azerbaigian, il Centro di Arte Contemporanea Yarat ospita invece sino al 10 giugno una mostra personale di Pistoletto. "Do it", questo il titolo della mostra, presenta alcune delle creazioni più famose dell’artista che costituiscono parte della sua produzione legata al concetto del "Terzo Paradiso". Anche in questo caso, oltre al supporto dell’Ambasciata d’Italia in Azerbaijan, c’è il contributo in termini organizzativi di Galleria Continua.
A margine della mostra e nell’ambito del supporto fornito dall’Ambasciata d’Italia all’accordo tra Yarat e Fondazione Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto, dal 20 aprile scorso e sino al 12 maggio, sei esperti, di cui cinque italiani, terranno delle letture in materia di design e arte contemporanea. In particolare l’iniziativa vede protagonisti: il curatore, storico dell’arte e scrittore Matteo Luchetti, che ha aperto la serie di conferenze il 20 aprile insieme a Judith Wielander, curatrice indipendente con sede a Bruxelles, nonché membro fondatore e co-direttore, con Matteo Lucchetti, del progetto Visible; a loro è seguito Silvio Betterelli, fashion designer, finalista della Tokyo fashion gran prix come unico designer italiano, con l’incontro del 27 aprile.
Le conferenze proseguiranno nel mese di maggio con Stefania Crobe, ricercatore indipendente e pianificatore culturale, fondatrice di “SITI Laboratorio di immaginazione urbana”, il 4 maggio; Katia Meneghini, esperta di calligrafia e di storia dell’arte nonché fondatrice dello studio “CTRLZAK”, uno studio “ibrido” in cui si mescolano varie discipline e culture, il 9 maggio; e Lorenzo Balbi, nuovo direttore del Museo di Arte Moderna di Bologna (MAMbo), nonché del Museo Morandi, del Museo per la memoria di Ustica, di Villa delle Rose e della Residenza per Artisti Sandra Natali, l’11 maggio. (focus/aise)