ITALIANI IN AUSTRALIA TRA PRESENZA ILLEGALE, DETENZIONE ED ESPULSIONE
ROMA – focus/ aise – Secondo quanto emerso dal Rapporto Italiani nel Mondo 2018, istituito dalla Fondazione Migrantes, a fronte di un flusso in entrata costante e di un numero molto alto di giovani italiani in Australia, non esistono al momento dati statistici ufficiali che permettano l’analisi di alcuni fenomeni “nascosti”, come possono essere quelli relativi all’illegalità, alla detenzioni, all’espulsione e alla rimozione dal territorio australiano di cittadini italiani irregolari.
Dal luglio 2010 al luglio 2017, 422 cittadini italiani sono stati portati in centri di detenzione per immigrati irregolari. Secondo gli ultimi dati disponibili, tra il 2016 e il 2017 sono stati 73 gli italiani trattenuti in centri di detenzione australiani, e al 2017 i rinchiusi erano ancora dieci. L’analisi di questo fenomeno permette di capire che il gruppo maggiore di persone soggette a detenzione riguarda “gli arrivi non autorizzati” in aereo, quando in realtà alla partenza o durante il transito era stato negato il visto di ingresso nel Paese. Negli ultimi 7 anni 330 cittadini italiani (78,2%) su 422 totali sono stati bloccati e portati in strutture di detenzione per irregolari direttamente dagli aeroporti. Ogni straniero viene identificato in aeroporto dagli ufficiali della Australian Border Force attraverso la verifica del passaporto o di altri documenti di viaggio. Qualora risulti un’irregolarità, la persona viene segnalata agli ufficiali dell’Immigrazione che, dopo un interrogatorio, decidono se permettere o negare l’accesso. L’accesso può anche essere negato in presenza di “malafede”, cioè a cittadini in possesso di visto ma che danno l’impressione di non voler rispettare le condizioni del visto stesso (per esempio la condizione di “non lavoro” nel caso dei turisti). Un’altra categoria di irregolari sono gli “Overstayers”, ovvero i cittadini italiani che decidono di non lasciare l’Australia entro il termine di scadenza del visto temporaneo e rimangono illegalmente. Il terzo gruppo riguarda i Visa Cancellations, ovvero la cancellazione dei visti. La cancellazione può avvenire a causa di informazioni false fornite per ottenerlo o se la persona che ne è in possesso viene ritenuta pericolosa per la società australiana. Tra il 2016 e il 2917, il Dipartimento d’Immigrazione australiano ha cancellato 55.324 visti. Negli ultimi sette anni su un totale di 422 cittadini italiani irregolari, l’82,2% erano maschi e solo il 17,8% femmine. La fascia d’età più numerosa è quella compresa tra i 25 e i 29 anni. Sullo stesso totale, l’81,5% è stato detenuto per meno di 72 ore e il 18,5% oltre le 72 ore. Ad ogni modo, stanno aumentando le detenzione per periodi medi, cioè di alcuni mesi, quando non di più di un anno (5 persone tra il 2015 e il 2016). (focus\ aise)