LA NOTA AL DEF ALLA CAMERA: IL PARERE POSITIVO DELLA COMMISSIONE ESTERI

ROMA\ aise\ - Nella seduta di ieri pomeriggio, la Commissione Affari Esteri della Camera ha votato un parere positivo con una osservazione alla Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza. Alla presenza del sottosegretario agli steri Ricardo Merlo, il relatore Dimitri Coin (Lega) ha illustrato il testo ai colleghi spiegando che, “in merito agli ambiti di competenza della Commissione, l’approccio di politica economica, equilibrato e graduale” del Governo “si sintetizza in misure a carattere prioritario per il rilancio degli investimenti pubblici; della ricerca scientifica e tecnologica; e per la promozione dei settori-chiave dell'economia, con particolare riferimento al manifatturiero avanzato, alle infrastrutture e alle costruzioni”.
Nell’annunciare una proposta di parere favorevole sulla Nota di aggiornamento, Coin ha sostenuto che “appaiono pienamente condivisibili le linee-guida: le forze di maggioranza che sostengono il nuovo Esecutivo hanno infatti chiara la consapevolezza che sia necessario una profonda discontinuità rispetto alle strategie di politica economica e di bilancio degli anni passati e vi sia una pressante esigenza di conseguire una crescita più sostenuta dell'economia e dell'occupazione, chiudendo il divario di crescita che l'Italia ha registrato nei confronti del resto d'Europa nell'ultimo decennio”. Il parere, ha concluso, “è accompagnato da un'osservazione volta ad assicurare nella prossima legge di bilancio le necessarie risorse, finanziarie e di personale, per rafforzare la rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura”.
Dopo un breve dibattito, è stato approvato il parere che riportiamo di seguito.
La III Commissione (Affari esteri e comunitari),
esaminata per le parti di competenza la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018 (Doc. LVII, n.?1-bis, Annesso e Allegati);
preso atto dell'obiettivo primario di una riduzione, entro i primi due anni della legislatura, del divario di crescita del nostro Paese rispetto all'eurozona e di una decisa ripresa dell'economia italiana, fondata sull'incremento della produttività del Sistema Paese e del suo potenziale di crescita;
considerato che, nel contesto di un indebolimento della domanda mondiale, che determina una revisione al ribasso della crescita ipotizzata per il commercio internazionale sia nel 2018 sia nel 2019, cui segue una stabilizzazione nel biennio 2020-2021 su tassi analoghi a quelli prospettati in primavera, le esportazioni forniranno nel 2018 complessivamente un contributo alla crescita fortemente ridimensionato rispetto al 2017 anche a causa dell'impatto del rafforzamento delle misure protezionistiche;
apprezzata la centralità del rilancio della spesa per investimenti quale strumento essenziale per realizzare obiettivi di sviluppo economico sostenibile e socialmente inclusivo;
condivise le valutazioni espresse dal Governo circa il livello ancora troppo ridotto dei tassi di crescita e l'opportunità di una politica fiscale meno restrittiva, con un indebitamento netto al 2,4 per cento del PIL nel 2019, al 2,1 per cento nel 2020 e all'1,8 per cento nel 2021;
ribadita l'importanza fondamentale della riduzione del debito pubblico in rapporto al PIL, che da ormai trent'anni vincola le politiche economiche e sociali del nostro Paese e che va affrontato al fine di liberare spazi di bilancio e ridurre in prospettiva la pressione fiscale;
ritenendo pienamente necessaria una nuova visione del ruolo del nostro Paese all'interno della governance economica dell'UE, diverso da quello espresso dai precedenti esecutivi;
posta in rilievo l'innovativa attenzione che la Nota riserva alle grandi questioni globali, strettamente correlate all'attuazione dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo sostenibile, con particolare riferimento alle grandi sfide ambientali – lotta ai cambiamenti climatici, salvaguardia della biodiversità, consumo del suolo, messa in sicurezza del territorio, riduzione del contenzioso comunitario – su cui il Parlamento sarà chiamato a dare il proprio contributo;
riaffermato che per raggiungere gli ambiziosi traguardi posti dall'Agenda 2030 un ruolo centrale sarà giocato dall'attuazione della Strategia Nazionale di sviluppo sostenibile;
preso atto positivamente dell'impegno ribadito nella Nota ad un progressivo adeguamento agli standard internazionali e dalla normativa nazionale di riferimento delle risorse per l'Aiuto pubblico allo sviluppo al fine di garantire, per il triennio 2019-2021, i seguenti obiettivi di spesa intermedi: 0,33 per cento del RNL nel 2019, 0,36 per cento nel 2020 e 0,40 per cento nel 2021;
apprezzato, infine, il richiamo ad un quadro organico di misure per il sostegno al made in Italy, all'internazionalizzazione delle imprese ed agli interventi volti a rendere il nostro Paese più ospitale per gli investitori esteri,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con la seguente osservazione:
che siano assicurate nella prossima legge di bilancio le necessarie risorse, finanziarie e di personale, anche mediante il reperimento di personale in loco, al fine di consentire un rafforzamento dell'azione della Farnesina, della rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura al servizio delle imprese e dei connazionali”. (aise)