LA SETTIMANA DELLA COOPERAZIONE

ROMA – focus\ aise\ - C’è una migrazione diversa da quella drammatica degli sbarchi e dei rimpatri forzati. Una migrazione fatta di competenze, legami territoriali, creazione di impresa, che genera economia e integrazione. È questa visione che il Summit delle Diaspore trasmette, non attraverso discorsi teorici o slogan pubblicitari, ma attraverso l’azione e i progetti. Dopo l'esperienza pilota dello scorso anno, martedì 25 settembre ha avuto luogo a Roma la presentazione del secondo capitolo del progetto "Summit Nazionale delle Diaspore" che sarà operativo nel 2018-2019. Presenti all’incontro il vice ministro agli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Emanuela Claudia del Re, ed Emilio Ciarlo, responsabile Relazioni Esterne e Comunicazione dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Ma la settimana della Cooperazione allo Sviluppo è stata piuttosto intensa anche all’estero, dove, ad esempio il 26 settembre è stato inaugurato il progetto denominato "Sviluppo delle capacità per i sistemi di innovazione agricola (CDAIS) in El Salvador", con il quale verranno sviluppate le capacità di 800 famiglie contadine, a beneficio di 4mila famiglie su tutto il territorio nazionale. Presenti all’inaugurazione il rappresentante della FAO, Alan González, l'ambasciatore d'Italia in El Salvador, Umberto Malnati, il direttore della Cooperazione Italiana in El Salvador, Marco Falcone, e il ministro dell'Agricoltura, Oreste Ortez Andrade. L’iniziativa risponde alla necessità di rafforzare l’associatività e l'uso dei sistemi di innovazione agricola come strategia per aumentare le capacità produttive, sociali ed economiche dell'agricoltura salvadoregna, in particolare quattro agro-catene che saranno selezionate congiuntamente dagli attori chiave che partecipano a questa iniziativa. Secondo le autorità di MAG, AICS e FAO, questo progetto, il cui investimento supera gli 800 mila dollari finanziati dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, andrà a diretto beneficio dei produttori organizzati in cooperative, a livello nazionale, al fine di sviluppare le proprie capacità, sulla base della valutazione dei bisogni e della costruzione di piani d'azione, del processo di identificazione, descrizione e valutazione dell'innovazione attraverso una metodologia partecipativa e attiva.
Sempre la Cooperazione Italiana ha disposto un contributo multilaterale di emergenza a favore della United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East (UNRWA), del valore di 1 milione di euro, per il sostegno ai rifugiati palestinesi in Siria. UNRWA stima che nel 2018 438.000 rifugiati palestinesi siano ancora presenti in Siria, fra cui circa il 95% dipende dall'assistenza umanitaria per soddisfare i propri bisogni primari. Con questo contributo, la Cooperazione Italiana intende garantire un accesso ai servizi educativi ai minori rifugiati palestinesi in Siria, attraverso il sostegno psicosociale ai ragazzi e attività di formazione per insegnanti e genitori, anche su temi legati alla violenza di genere e ai rischi derivanti dalla presenza sul terreno di residuati bellici inesplosi.
Inoltre, il 25 settembre, nella Sede AICS di Gerusalemme, il console generale d’Italia, Fabio Sokolowicz, ha sottoscritto con il rappresentante UNFPA in Palestina, Anders Thomsen, e la titolare della Sede AICS, Cristina Natoli, un accordo tecnico per 500mila euro destinati a rinnovare la partnership con UNFPA per i diritti riproduttivi dei giovani palestinesi. Il progetto persegue nello specifico tre obiettivi: il primo riguarda le capacità di sviluppare e mettere in pratica politiche e meccanismi decisionali per dare accesso a informazioni e servizi relativi alla salute sessuale e riproduttiva dei giovani palestinesi sono rafforzate; in secondo luogo, verranno sviluppati, diffusi e istituzionalizzati specifici servizi sanitari per giovani; infine, si intende accrescere la partecipazione giovanile a interventi di cura e informazione circa la salute riproduttiva. (focus\aise)