"LARGO ITALIA": LA POESIA D’EMIGRAZIONE DI CORRADO PAINA AL COLUMBUS CENRTRE DI TORONTO
TORONTO\ aise\ - I confini tra migrazione ed espatrio sono ormai porosi e la distinzione è in larga parte soggettiva. Ma quando si parla di poesia, l’elemento soggettivo è evidentemente cruciale. Rispetto all’epica, che è il linguaggio poetico della migrazione, e alla tragedia, che è il linguaggio poetico dell’esilio, il linguaggio poetico dell’espatrio tende a essere "prosaico" e desublimante: è una sorta di poesia della non-poesia e, in quanto tale, tipica della modernità. Il poeta esiliato, nella sua poesia, lotta con la disperazione; il poeta migrante lotta con il ressentiment; il poeta espatriato lotta con un fantasma. Nell’espatrio ha luogo una decostruzione, che può sfociare in una ricostruzione della personalità. E nel rimpatrio, o dis-espatrio, tutto questo movimento si ripete. A volte pare di essere entrati nell’atmosfera di certi racconti fantastici, in cui un personaggio a un certo punto diventa invisibile. Ma vi sono tanti espatri diversi quanti sono i poeti. E Corrado Paina, come affronta poeticamente il suo espatrio canadese, fra un viaggio e l’altro in Italia e altrove?
In "Largo Italia", che l’autore presenterà il 5 settembre al Columbus Centre di Toronto, Paina inventa un personaggio (nessuna poesia "autobiografica" è autobiografica) il quale compie un temporaneo passaggio in Italia – e a Cuba, e in altri luoghi –, che è anche un viaggio di ricapitolazione della sua giovinezza, e costruisce un Bildungsroman in versi: a ritmo di gran corsa e all’insegna soprattutto di una voracità intellettuale e culinaria.
L’incontro di presentazione, organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, avrà luogo a partire dalle ore 19 e sarà seguito dall’inaugurazione della mostra "Hold the Line", che sino al 5 novembre presenterà i lavori recenti di Roberto Marra.
Maina interverrà alla presentazione e sarà protagonista di una conversazione con Bruno Magliocchetti, docente della University of Toronto, Alessandro Ruggera, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Toronto, e Daniela Sanzone, pubblicista e scrittrice. (aise)