L’EUROPA CHE I BAMBINI VOGLIONO

GINEVRA\ aise\ - Conoscere le opinioni dei bambini e dei giovani sul futuro dell’Europa: questo l’obiettivo di “The Europe Kids Want” (“L'Europa che i bambini vogliono”)  sondaggio online lanciato Eurochild e UNICEF per dare loro l’opportunità di far sentire la loro voce ai maggiori leader europei.
Fra gli argomenti trattati: l’esperienza di vita familiare, la scuola e la società e il loro pensiero sull’Europa. Il sondaggio è redatto con un linguaggio a misura di bambino, per incoraggiare le risposte dei bambini e dei ragazzi sotto i 18 anni. I risultati saranno annunciati durante una sessione speciale del Parlamento Europeo il 20 novembre – Giornata Mondiale dell'Infanzia e dell'Adolescenza – a cui parteciperà una delegazione di bambini e giovani.
Tra gli obiettivi del sondaggio quello di indagare sulle prospettive dei ragazzi su temi come le migrazioni, l’Unione Europea e le loro speranze e paure per il futuro. Verrà anche chiesto loro di proporre una parola che associano con “Europa”.
“I bambini e giovani sono parti in causa importanti per il futuro dell’Europa”, sottolinea l’Eurodeputata Caterina Chinnici, Co-Presidente dell’intergruppo del Parlamento Europeo per i Diritti dei Bambini. “Voglio esprimere le mie congratulazioni all’UNICEF e a Eurochild per aver sviluppato uno strumento così accessibile affinché i bambini e i ragazzi possano dare un feedback sulla loro vita oggi e condividere le loro speranze per il futuro. In quanto responsabili delle decisioni, dobbiamo ascoltare le opinioni dei bambini per progettare al meglio politiche che rispondano ai loro bisogni”.
Secondo l’eurodeputata Anna-Maria Corazza Bildt, Presidente dell’intergruppo del Parlamento Europeo per i Diritti dei Bambini, “ascoltare e coinvolgere i bambini e i giovani è il primo passo per responsabilizzarli a costruire l’Europa che vogliono. Io e il resto dell’intergruppo del Parlamento Europeo per i Diritti dei Bambini non vediamo l’ora di discutere i risultati del sondaggio coi bambini nella plenaria del Parlamento a novembre”.
Il sondaggio – disponibile in 19 lingue – è stato sviluppato da un gruppo di esperti di diritti dei bambini, e testato da un focus group di bambini.
Mentre il target sono i bambini e i giovani che vivono nell’Unione Europea, le risposte da parte di bambini che vivono fuori dall’Unione Europea sono comunque benvenute. Il sondaggio rimarrà aperto fino al 21 settembre. (aise)