L'ITALIANO PER I PIÙ PICCOLI ENTRA NELLE SCUOLE PUBBLICHE AMERICANE

NEW YORK – focus/aise – È stato presentato solo pochi giorni fa all’Istituto Italiano di Cultura di New York e segna già un primo successo. Parliamo del Dual Language Program promosso da due coraggiose donne italiane, Stefania Puxeddu e Benedetta Scardovi-Mounie, e grazie al quale nell’anno accademico 2018-19 anche per gli studenti più giovani, quelli in età prescolare, potranno finalmente studiare l’italiano nelle scuole pubbliche della città di New York.
A settembre i primi Dual Language Program saranno avviati a Manhattan presso la scuola PS 242 di West Harlem, e a Brooklyn, presso la PS 132 di Williamsburg e la PS112 di Bensonhurste. Ciò è stato possibile anche grazie all’appoggio istituzionale del Consolato Generale d’Italia a New York e dello IACE, Italian American Committee on Education, l’ente che gestisce i corsi di lingua italiana a New York. Entrambi hanno sostenuto l’iniziativa, avviando una campagna informativa presso le famiglie di connazionali con bimbi in età prescolare sul territorio, ma soprattutto assegnando finanziamenti ad hoc per i docenti e per il materiale didattico dai fondi resi disponibili dal Ministero degli Affari Esteri italiano.
Ed ora IACE e Consolato Generale hanno anche pubblicato un avviso ufficiale per tre docenti bilingue da assegnare alla scuola di West Harlem. Gli aspiranti insegnanti, che dovranno rispondere ai rigidi requisiti richiesti dal Department of Education (DOE) della città di New York e al suo curriculum elementare scolastico, possono inviare la propria candidatura all’indirizzo email bilinguismoaNY@gmail.com.
Quelli in lingua italiana sono solo una parte dei 48 nuovi programmi Dual Language (DL) and Transition Bilingual Education (TBE) che, come ha annunciato lo Schools Chancellor del DOE, Richard A. Carranza, in autunno saranno avviati a New York City. Negli ultimi quattro anni più di 200 programmi sono stati avviati, per rispondere alle necessità delle diverse comunità straniere sul territorio. Un’occasione da non perdere, anche per gli italiani e i loro discendenti. (focus/aise)