LONDRA: IL PRESIDENTE DELL’UNSIC-ENASC INCONTRA LA COMUNITÀ ITALIANA
LONDRA\ aise\ - Rafforzare l’offerta delle prestazioni socio-assistenziali per gli italiani all’estero, con la regia dei più accreditati professionisti del settore. È il contributo dell’Enasc, l’Ente nazionale di assistenza sociale ai cittadini, il patronato promosso dall’Unsic che già conta su seicento sedi in Italia, tredici all’estero ed è pronto a sbarcare a Londra.
L’annuncio viene da Domenico Mamone, 45 anni, calabrese, presidente dell’Unsic, che nei prossimi giorni sarà nella capitale inglese per inaugurare il quattordicesimo ufficio estero dell’organizzazione con sede centrale a Roma.
“L’Enasc eroga una vasta gamma di servizi, che vanno da quelli classici di assistenza e tutela previdenziale, compresa la previdenza complementare, a quelli della consulenza per la formazione professionale – spiega Mamone. “Tra gli ambiti rientra anche l’igiene e la sicurezza dei luoghi di lavoro, l’addestramento e la formazione degli occupati e dei non occupati per il settore privato, azioni necessarie per la tutela del mercato del lavoro in generale. Ci rivolgiamo a lavoratori dipendenti ed autonomi, ma anche a pensionati, disoccupati, invalidi, portatori di handicap, lavoratori stranieri, colf, badanti. È chiaro che per il Regno Unito ottimizzeremo i servizi rispetto al target”.
Mamone sabato mattina incontrerà in particolare le comunità italiane in rappresentanza degli oltre 700mila connazionali che vivono nel Regno Unito, di cui circa 315mila registrati all’Aire. Lo scorso anno si sono trasferiti oltremanica circa 51mila italiani, di cui poco meno di 25mila neoiscritti all’Aire. Tra le professionalità italiane più presenti nel Regno Unito, secondo i dati del Migrant Advisory Committee del governo, ci sono i dottori e gli infermieri: oltre un migliaio i primi, circa 2.900 i secondi. (aise)