L’UNHCR ELOGIA IL GOVERNO ITALIANO PER IL SUO IMPEGNO NEI CONFRONTI DEI RIFUGIATI NEL MONDO

GINEVRA\ aise\ - “L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ringrazia il Governo italiano per aver contribuito nell’anno 2017 alle attività di UNHCR in 20 Paesi con una somma pari ad oltre 51 milioni di dollari”. È quanto si legge in una nota dell’Agenzia Onu, in cui si aggiunge che “il Governo Italiano conferma il grande impegno a favore dei rifugiati, dei richiedenti asilo e degli sfollati interni nel mondo, aumentando il proprio contributo del 64%, da 31,3 milioni di dollari del 2016 a 51,4 milioni di dollari di quest’anno, attestandosi al 12° posto fra i donatori dell’UNHCR a livello globale”.
“Grande” per l’UNHCR, “è stata anche la generosità dei cittadini italiani, che hanno donato oltre 24 milioni di dollari per migliorare la condizione di rifugiati e richiedenti asilo nel mondo. Sono oltre 65 milioni le persone costrette ad abbandonare le proprie case in tutto il mondo. L’84% dei rifugiati è ospitato in Paesi a medio e a basso reddito, vicini alle zone di crisi. La comunità internazionale è chiamata ad intervenire in modo solidale per sostenere lo sforzo di protezione compiuto da questi Paesi e dalle comunità ospitanti, rispondendo alla necessità di condividere più equamente le responsabilità di accoglienza dei rifugiati e di assistenza nel ricostruire le loro vite”.
“Mentre emerge con sempre maggiore chiarezza il bisogno di uno sforzo comune per trovare soluzioni adeguate a prevenire e a risolvere le crisi che causano sofferenze e spostamenti forzati, - sottolinea l’Agenzia – è altrettanto necessario che, nel frattempo, rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni siano adeguatamente protetti e assistiti”.
Per l’UNHCR “si tratta di una responsabilità collettiva, che chiama in causa prima di tutto i Governi donatori, ai quali si chiede di rafforzare gli stanziamenti a favore delle persone costrette alla fuga per salvare la propria vita, di aumentare le quote di reinsediamento e di dare maggiori opportunità ai rifugiati nei Paesi ospitanti, favorendo, al contempo, un clima di apertura e di accoglienza”. (aise)