MUD: AVELEDO TORNA AI VERTICI PER RICOMPORRE LA COALIZIONE

CARACAS\ aise\ - “Ramón Guillermo Aveledo, dopo un lungo periodo dietro le quinte, torna alla scena politica venezuelana e assume nuovamente le redini del Tavolo dell’Unità Democratica. Lo fa in un momento particolarmente difficile della coalizione che deve affrontare la crisi provocata dalla rottura di Henri Falcón, l’ex candidato alla presidenza della Repubblica. Ramón Guillermo Aveledo, stando agli esperti analisti della politica nazionale, avrà due sfide parallele. Da un lato dotare il Tavolo dell’Unità Democratica di un obiettivo che non sia solamente l’uscita di scena del preside della Repubblica, Nicolás Maduro. E ricucire gli strappi tra i vari soggetti che compongono la coalizione; strappi frutto di malintesi e incomprensioni”. È quanto si legge su “La voce d’Italia”, quotidiano online diretto a Caracas da Mauro Bafile.
“Il Tavolo dell’Unità Democratica, oggi, appare agli elettori un contenitore politico privo di contenuto. Ed è questo che dovrà costruire Ramón Guillermo Aveledo. L’uscita dalla scena politica del capo dello Stato, in questo momento, rappresenta un salto nel vuoto. Ogni corrente e movimento politico offre una propria versione del “dopo-Maduro” ma in realtà non esiste una programma omogeneo. Pochi punti che indichino all’elettore il cammino istituzionale, politico ed economico del Paese una volta conquistato “Miraflores”. Ed è questo che dovrà “scrivere” Aveledo.
Vi sono poi le divisioni interne tra i vari componenti del “Tavolo” che creano diffidenza e perplessità nell’elettorato. Aveledo dovrà ricucire gli strappi, un lavoro arduo che metterà a prova la propria capacità di negoziazione; dovrà avvicinare le frange dissidenti del “chavismo” che non condividono le strategie dell’attuale presidente.
“TAVOLO” IN IBERNAZIONE
– Dopo il 20 maggio, conclusa una tappa democratica con la rottura del voto – sostiene il politologo Luis Salamanca -, il Tavolo dell’Unità pare essere entrato in una fase di ibernazione; ibernazione alla quale non sfuggono movimenti come quelli di Maria Corina Machado e Henri Falcón o il “Frente Amplio”. Il “Tavolo” non ha un progetto né strategico né tattico.
Da parte sua, Fernando Spiritto, altro politologo, sostiene che Aveledo dovrà agire da collante tra le varie anime politiche della coalizione.
– Anche se debole, dopo la sconfitta di Falcón e Bertucci, il Tavolo dell’Unità Democratica continua a rappresentare il futuro – sostiene Spiritto -. Il “Tavolo” deve rinascere e offrire un messaggio di speranza ai venezuelani oggi demoralizzati.
La lotta politica che dovrà incarnare Aveledo, sostiene ancora Spiritto, non deve limitarsi a obiettivi elettorali ma a un lavoro di ristrutturazione interna della coalizione.
— La cura dei nostri mali siamo noi, i venezuelani. Siamo noi che abbiamo la responsabilità di sconfiggere l’antipolitica e trionfare sulla sfiducia e lo sconforto – ha detto Aveledo nella manifestazione di costituzione del “Frente Amplio Venezuela Libre”, intervenendo in rappresentanza del Tavolo dell’Unità democratica. Tutto un programma politico”. (aise)