PARLAMENTARI PD ESTERO: BUON LAVORO A MERLO E PICCHI

ROMA\ aise\ - “Esprimiamo gli auguri di buon lavoro al Senatore Ricardo Merlo e all’Onorevole Guglielmo Picchi per la nomina a Sottosegretari agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, che probabilmente preluderà anche all’assegnazione a uno dei due della delega per gli italiani nel mondo. È positivo che tale responsabilità tocchi a chi ha una conoscenza diretta della vita e dei problemi delle nostre comunità all’estero”. Così in una nota congiunta i sei parlamentari Pd eletti all’estero, i senatori Laura Garavini e Francesco Giacobbe, e i deputati Nicola Carè, Francesca La Marca, Angela Schirò e Massimo Ungaro.
“Su questo piano, anche se per noi le distanze dalle posizioni generali di questo governo e, in particolare, dalle opzioni di politica estera restano grandi, non mancheranno i nostri costruttivi suggerimenti e la nostra costante sollecitazione a ben operare”, assicurano i sei parlamentari. “Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: gli interessi degli italiani all’estero vengono prima di tutto. Per quanto ci riguarda, resteremo fedeli a questa scelta, pur nelle difficili condizioni date”.
“Al di là dei risvolti personali, comunque, in questa fase di impostazione degli indirizzi politici del nuovo esecutivo ci preme ribadire un orientamento di fondo che, con impegno e non senza fatica, si è cercato di far maturare in questi anni: gli italiani all’estero – osservano – non sono una categoria da assistere ma una delle principali leve strategiche che l’Italia ha nelle mani per internazionalizzare il suo Sistema Paese e per realizzare una sua presenza attiva a livello globale”.
“Sarebbe un grave errore – sostengono i parlamentari Pd – se, parafrasando uno degli slogan più ascoltati durante la campagna elettorale, in nome di una nominale priorità, fossero rimessi in un ghetto o in una trincea assistenzialistica e difensiva. In questa ottica, l’esperienza ci dice che non bastano le buone intenzioni: nulla è scontato e nulla è ipotecato, ma tutto deve essere costruito con la chiarezza e la credibilità delle proposte, con l’unità delle forze e – concludono – con le scelte che riguarderanno l’intero Paese, all’interno e nella sua proiezione internazionale”. (aise)