PERSONALE NEI CONSOLATI: GARAVINI (PD) INTERROGA LA FARNESINA

ROMA\ aise\ - Le nuove assunzioni in programma alla Farnesina dovrebbero essere indirizzate prioritariamente alla rete dei Consolati. A sostenerlo è la senatrice Pd Laura Garavini in una interrogazione al Ministro degli affari esteri.
Il Maeci, riporta Garavini nella premessa, “a causa delle misure di contenimento della spesa pubblica e del blocco del turnover delle aree funzionali, ha dovuto registrare una drastica riduzione del personale, passando da 3.996 unità del 2006 alle 2.711 del 2016, con una diminuzione di 1.285 unità in termini assoluti e del 33 per cento in termini percentuali; per il 2020, inoltre, sono previsti ulteriori 400 pensionamenti per limiti di età, destinati ad acuire difficoltà da tempo manifeste; si è proceduto, negli stessi anni e per le stesse ragioni, alla chiusura di decine di sedi consolari e di istituti di cultura, soprattutto nell'area europea, dove risiede oltre la metà del totale degli italiani residenti all'estero e iscritti all'AIRE e dove, per i noti vincoli europei, sono più complessi e numerosi i compiti delle rappresentanze diplomatiche e consolari”.
“Sul piano delle risorse specificamente destinate ai servizi consolari”, la senatrice eletta in Europa ricorda che, “a partire dalla legge di bilancio per il triennio 2017-2019 (legge n. 232 del 2016), il Ministero non può più ricorrere alla riassegnazione dei differenziali delle entrate consolari per incrementare le risorse finanziarie destinate al funzionamento e alle attività istituzionali dei propri uffici all'estero, e che solo in parte si è riusciti a sopperire a tale diminuzione con l'accoglimento di un emendamento che prevede, dalla stessa data, la riassegnazione ai consolati del 30 per cento dei proventi provenienti dalle pratiche di richiesta di cittadinanza, peraltro con un meccanismo di calcolo e di passaggio delle risorse dal Ministero dell'economia e delle finanze al Ministero degli affari esteri complesso e di lenta esecuzione”.
“Il sistema dei servizi consolari, rivolti in particolare ai connazionali residenti all'estero, - annota Garavini – ha severamente risentito di tale situazione, caratterizzata da un minore numero di strutture sul territorio e da una più rada presenza di personale, in parte compensata da un maggiore ricorso all'assunzione di contrattisti a tempo determinato, proprio mentre si moltiplicavano le funzioni assegnate ai consolati e cresceva con cadenza costante il numero degli iscritti all'AIRE, soprattutto a seguito dei fenomeni di nuova emigrazione; a fronte di una situazione di obiettiva restrizione di risorse e di personale, nel bilancio del Ministero per il 2018 e per il triennio 2018-2020 si registra una svolta positiva poiché si prevede l'assunzione in un biennio di 150 unità delle aree funzionali e un aumento di ulteriori 100 unità del contingente del personale a contratto, ai quali si aggiungono minori entità per operazioni concorsuali da espletare o in via di espletamento”.
La senatrice Pd, dunque, chiede al Ministro “se non ritenga, per il personale proveniente dalle procedure di assunzione previste e in atto, di disporre in via del tutto prioritaria l'assegnazione alla rete dei consolati, per rispondere sia ad esigenze incontrovertibili di funzionalità che alle insistenti richieste provenienti dalle nostre comunità, oltre che per impedire che il gap di dotazione di personale per l'assolvimento di compiti internazionali, che si è aggravato tra l'Italia e i suoi partner europei, diventi, al limite, difficilmente recuperabile”. (aise)