STAMPA ITALIANA ALL’ESTERO: LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SCENDONO IN CAMPO

ROMA – focus\aise\ - FUSIE, FNSI e ODG: le associazioni di categoria intervengono in difesa della stampa italiana, all’estero e in Italia, contro le dichiarazioni del sottosegretario all’editoria Vito Crimi e la deputata M5S Elisa Siragusa. E si schierano con il presidente Mattarella e la sua difesa dei giornali.
"Avvincente la forma: priva di fronzoli punta dritta alla sostanza. Intenzionalmente, con una sorta di calembour semantico: "diamoci un taglio", non lascia spazio all’interpretazione", il commento del presidente della FUSIE (Federazione Unitaria della Stampa Italiana all’Estero), Giangi Cretti, che fa "fatica" a comprendere "perché una giovane (classe 1986) che per pochi anni (dal 2012) ha vissuto a Londra, prima di essere eletta, quest’anno, nelle liste del M5S alla Camera dei Deputati, come parlamentare della Circoscrizione estero, abbia sentito il bisogno, tale presumo che sia, di dar forma ad un giudizio così lapidario: azzeriamo (diamoci un taglio appunto) i contributi per la stampa italiana all’estero".
"Ignoro quale conoscenza l’on. Elisa Siragusa abbia della variegata e multiforme galassia che costituisce l’espressione dell’informazione italiana all’estero", insiste Cretti. "Neppure so cosa effettivamente sappia della sua storia del ruolo e della funzione che riveste in molte realtà al di fuori dei patri confini. Mi sorprende però - pur come detto nei toni asciutti e, direi volutamente, urticanti, imposti dallo strumento - la convinzione, la sicurezza e anche una certa supponenza che traspare dal messaggio che ha affidato (confidato?) alla sua pagina Facebook".
Per Cretti "c’è sicuramente di più del dato anagrafico: altrimenti fin troppo facile sarebbe spiegare la coincidenza temporale con il messaggio del Presidente Mattarella (classe 1941) che, nello stesso giorno, a viva voce e de visu (pubblicando, poi, da prassi, il suo messaggio sul sito del Quirinale) ha detto che l’esperimento dell’editoria italiana all’estero è meritevole dell’indispensabile sostegno pubblico". È "quel di più" che il presidente della FUSIE vorrebbe comprendere, ovvero: "al di fuori della volontà di rivendicare una posizione nel coro, quali sono le ragioni che hanno indotto l’on. Siragusa ad una posizione così drastica nei confronti della nostra stampa italiana all’estero?".
Assai critici nei confronti di Crimi e Siragusa la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Ordine dei Giornalisti. "Qualsiasi ipotesi di abrogazione di ogni forma di sostegno a queste realtà, così come alle testate espressioni di piccole comunità o di orientamenti culturali o religiosi, rappresenta" per FNSI e ODG "un tentativo di colpire differenze e diversità e di consegnare la libertà di espressione o ai soliti noti o ai signori della rete che puntano a sopprimere la funzione critica e il libero esercizio della professione giornalistica".
Le due associazioni di categoria ringraziano invece il presidente della Repubblica Mattarella, "che ha sentito il bisogno di sottolineare l'importanza di sostenere, anche economicamente, le testate che raccontano l'Italia alle nostre comunità nel mondo. Questa esigenza deriva dallo stesso articolo 21 della Costituzione e dall'obbligo di dare voce alle diversità politiche, sociali, civili, religiose così come previsto dalle leggi sull'editoria". (focus\aise)