“VOGLIAMO UN BOARD ELETTO DEMOCRATICAMENTE” – di Mariella Policheni

TORONTO\ aise\ - “Un compromesso con il board di Villa Charities Inc. è possibile? Un incontro potrebbe dargli una legittimità che non merita? Il Columbus Centre è davvero stato “salvato” o il Toronto Catholic School Board e Villa Charities stanno solo aspettando l’opportunità per riprogrammare i loro piani per lo sviluppo dei condomini nel campus del Columbus Centre? E se i conservatori vincessero a giugno ci troveremo di fronte a un’altra battaglia? Le domande sul futuro del Columbus Centre si rincorrono, ma rimangono ancora senza risposta. Per i membri della Columbus Athletic and Social Association (CASA) è importante a questo punto che i direttori di VCI facciano chiarezza anche se il loro silenzio sembra dirla tutta sulla non volontà di aprire un dialogo dopo mesi di astio e malumori”. A scriverne è Mariella Policheni sul “Corriere canadese”, quotidiano diretto a Toronto da Francesco Veronesi.
““Hanno firmato contratti per vendere il Columbus Centre senza consultare coloro che usano le strutture, hanno mentito sui loro piani per il campus - dice l’agguerrito fondatore di CASA Ian D. MacDonald - non li ho sentiti chiedere scusa per aver erroneamente insistito sul fatto che i 4.000 membri del Columbus Centre erano solo “clienti" e non hanno detto nulla riguardo il futuro del Columbus Centre”.
Questo clima costellato da incertezza, dubbi e preoccupazione per il domani non favorisce i pensieri positivi dei membri di CASA e di coloro che nei mesi scorsi hanno lottato con le unghie e con i denti per evitare che le ruspe demolissero il Columbus Centre. “I politici provinciali e municipali hanno ripetutamente affermato che ai direttori di Villa Charities avrebbe fatto onore rassegnare le dimissioni a causa degli errori commessi e per le divisioni causate” aggiunge MacDonald.
Anche Vera Held, membro di lunga data del Columbus Centre è dello stesso avviso. “Da workplace coach di grande esperienza professionale che ha fatto parte come volontaria di tre board sono d’accordo con i dirigenti di CASA che chiedono un nuovo direttivo eletto democraticamente - dice la Held - il board di 15 direttori deve rappresentare la nostra ampia membership e l’intera comunità che serve, avere un rigido codice etico e nessun conflitto di interessi”.
Poter contare su un board formato da direttori volenterosi di rappresentare la comunità è secondo i membri di CASA è di importanza fondamentale. “La vera leadership inizia dall’alto. I membri del Columbus Centre e della comunità del Columbus Centre hanno bisogno di un board del quale potersi fidare - dice la Held - naturalmente, questo si estende al Ceo e a tutti gli altri dirigenti responsabili del Columbus Centre e alle sue proprietà all'interno del campus come Casa Del Zotto e altre ancora”.
La strada, secondo MacDonald, è ancora in salita, ma non bisogna scoraggiarsi. “Molti membri del Columbus Centre hanno donato migliaia di dollari affinchè CASA possa sfidare, in tribunale l’abilità di Villa Charities di bloccare i membri del Columbus Centre dal nominare ed eleggere dei direttori nel board di Villa Charities - scrive MacDonald sul sito di CASA - con il vostro sostegno siamo alla ricerca di una rappresentanza legale e stiamo pianificando una pressione politica con ad esempio rally, picchettaggio, pubblicità, per ottenere un board di VCI eletto democraticamente””. (aise)