WORK IN PROGRESS: LA RICERCA MADE IN ITALY

ROMA – focus/ aise – Settembre caldo per la ricerca italiana. In primo piano, ovviamente, la Notte dei Ricercatori 2018, appuntamento come sempre ricchissimo di eventi e iniziative di carattere scientifico, pensate per coinvolgere il più vasto pubblico possibile, avvicinando anche i “non addetti ai lavori” al mondo affascinante della ricerca scientifica. Tra le tante iniziative in programma sparse lungo tutto lo Stivale, una delle più curiose si è tenuta nel weekend a Milano, presso il Museo della Scienza e della Tecnologia, dove i visitatori hanno avuto la possibilità di provare il simulatore di terremoti Mobilelab, all’interno dell’istallazione Seismulator. È stata un’occasione anche per capire qualcosa in più sulla ricerca sismica e su come si possa aumentare la sicurezza delle persone, generando nuova consapevolezza sul tema dei terremoti. L’iniziativa è stata portata avanti dalla Fondazione Eucentre di Pavia, centro di competenza del Dipartimento Nazionale della di Protezione Civile Nazionale, che dal 2003 rappresenta un punto di riferimento internazionale nell’ingegneria sismica per quanto riguarda la sperimentazione.
Altro grande traguardo made in Italy quello messo a segno nel Campus Biomedico di Roma e dalla Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso, con uno studio pubblicato su Scientific Report, condotto da Ibcn-Cnr, e che riguarda la creazione di una bio-stampa 3D per la creazione di organi modello per la sperimentazione in batteria di terapie personalizzate in sostituzione dei test farmacologici sugli animali. Si potrà in questo modo sperimentare terapie innovative su misura e indagini invasive senza bisogno di ricorrere a organismi viventi. L’obiettivo del lavoro sarà quello di sviluppare tessuti “umani”, riducendo costi e danni per il paziente. Su questa linea, per esempio, è stata realizzata per la prima volta con questa tecnologia, una struttura di stampa tridimensionale cardiaca vascolarizzata, utilizzando cellule multi-specie, sia murine (riprogrammate) sia umane, partendo da differenti geometrie di stampa. Un modello standard da cui partire per sviluppare, in futuro, ulteriori prototipi di organi e tessuti, quali giunzione neuromuscolare, cervello, cervelletto, pancreas, cute, microambienti tumorali, vasi sanguigni, etc.
Per finite in bellezza questo mese di settembre, poi, una notizia che ci rende sicuramente orgogliosi: l’annuncio che a guidare la seconda missione nella Stazione Spaziale Internazionale del 2019, soprannominata “Beyond” (Oltre), sarà l’astronauta dell’Esa Luca Parmitano. “Beyond” sarà la sua seconda missione, dopo “Volare” che nel 2013 lo vide protagonista per 166 giorni nello spazio.
In questa missione, Parmitano svolgerà ricerche che contribuiranno a mantenere gli uomini al sicuro nelle missioni di esplorazione spaziale più lunghe. Nell'agenda di Luca, diverse sperimentazioni che contribuiranno a sviluppare le conoscenze tecnologiche e operative che permetteranno agli esseri umani, insieme ai robot, di esplorare la Luna e Marte dall'orbita e sulla loro superficie. Oltre a fare esperimenti, Parmitano sarà anche il comandante della ISS. È la terza volta per un europeo, la prima per un italiano. (focus\ aise)