MIGRAZIONI, INTEGRAZIONE E DEMOCRAZIA: CORSO DI SPECIALIZZAZIONE A ROMA

ROMA\ aise\ - Sono aperte le iscrizioni alla III edizione del Corso di specializzazione “Migrazioni, integrazione e democrazia. Profili giuridici, sociali e culturali”, organizzato dall’Unione forense per la tutela dei diritti umani con il patrocinio dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e del Consiglio Nazionale Forense (CNF).
Il corso si articolerà in una serie di sei incontri a tematica multidisciplinare per una durata complessiva di 21 ore. Le lezioni si svolgeranno dalle 14:00 alle 17:30 nella sede del CNEL (viale David Lubin 2) il 4 ottobre, 11 ottobre, 18 ottobre, 25 ottobre, 31 ottobre (giovedì) e 8 novembre.
Da tre anni, ormai, il corso si propone di dare una risposta alle maggiori questioni aperte in materia di migrazioni.
“Gli eventi dell’ultimo anno testimoniano una radicale modifica delle politiche di gestione delle migrazioni verso l’Europa e con esse dei connotati del fenomeno migratorio stesso, imponendo oggi nuove riflessioni”, osservano i promotori del corso. “Se negli anni scorsi abbiamo cercato di rappresentare la complessità di un fenomeno, quello appunto migratorio, la cui cifra era costituita da un massiccio arrivo di migranti in Europa attraverso il Mar Mediterraneo, con il Corso del 2019 sorgono nuovi interrogativi. I dati dell’ultimo anno e mezzo depongono inequivocabilmente nel senso di una drastica riduzione degli ingressi, e tuttavia in Italia, ma anche nel resto d’Europa, la migrazione continua ad essere percepita alla stregua di un’emergenza e di un problema di sicurezza”.
“Alcuni recenti interventi legislativi – rileva l’Unione forense – hanno poi pesantemente influito sui diritti dei migranti, con l’eliminazione dell’istituto della protezione umanitaria, la radicale modifica dei sistemi di accoglienza, la criminalizzazione di chi opera salvataggi in mare e, più in generale, con una progressiva riduzione delle tutele. Cosa si trova dunque alla radice dell’atteggiamento ostile nei confronti dei migranti? In che modo determinate politiche influenzano questa visione del mondo, spesso poco corrispondente a quanto ci racconta un’analisi per dati della realtà? Verso quale direzione intende andare l’Europa, quali soluzioni si propone di dare anche in modo di arginare le pulsioni contro i migranti? Quali sono i programmi di integrazione socio-culturale che si intende adottare?”.
“All’indomani delle ultime elezioni europee, da molti definite come le più importanti della storia dell’Unione e sul cui esito ha influito in larga misura proprio il dibattito su questo tema, il corso – spiegano gli organizzatori del corso – si prefigge non soltanto l’obiettivo di fornire una fotografia, il più possibile multidisciplinare ed esaustiva, del fenomeno migratorio in Italia e in Europa. Obiettivo primario è anzitutto individuare i legami esistenti tra le migrazioni, i suoi protagonisti e il nostro continente, oltre che analizzare le ragioni dell’adozione da parte dei governi europei (ma non solo) di strategie di comunicazione ostili e di politiche che hanno complessivamente affievolito i diritti dei migranti e dei richiedenti asilo”.
È dunque per rispondere a questi ed altri interrogativi simili che l’Unione forense per la tutela dei diritti umani ha deciso di organizzare la III edizione del corso di specializzazione: una formazione specialistica che, si sottolinea, “mira a fornire un quadro interdisciplinare della materia, attraverso l’analisi non solamente dell’aspetto prettamente giuridico o economico del fenomeno, ma altresì di quello demografico, nonché giornalistico, sociologico, medico e psicologico, cercando di giungere a una visione olistica della materia. Un taglio multidisciplinare di cui si è sentito chiaramente il bisogno, in risposta ai nuovi paradigmi della migrazione e che da quest’anno sarà corroborato da una serie di interventi, interviste e dibattiti con chi opera sul campo, al fine di favorire la partecipazione attiva dei fruitori del corso”.
Il corso non è destinato unicamente ad operatori del diritto o a rappresentanti delle ONG specializzate nel settore dei diritti umani ma anche a funzionari della pubblica amministrazione, mediatori culturali, sociologi, medici, giornalisti, assistenti sociali nonché in generale a tutti coloro i quali intendano conseguire una specializzazione in materia. (aise)