25 APRILE/ ACLI BAVIERA: LA RESISTENZA È UN VALORE ASSOLUTO

MONACO\ aise\ - In seguito alle polemiche interne al Paese attorno alle celebrazioni del 25 aprile, sono scese in campo in difesa della Resistenza al nazifascismo anche le Acli Baviera, che hanno definito la Resistenza “un valore assoluto”.
Intanto le Acli Baviera condividono l’appello dello scrittore Andrea Camilleri, ritenendolo “opportuno e puntuale per esaltare i percorsi che la Storia in Italia, attraverso il sacrificio e la lungimiranza di molti, alla fine del secondo conflitto mondiale, ha consacrato non sopprimendo la scintilla spirituale della nostra mente, la ragione profonda della nostra convivenza sociale, la voce misteriosa della nostra coscienza”.
Quanto alla ricorrenza del 25 aprile, Festa nazionale della Liberazione in Italia, le Acli Baviera, “espressione della societá civile”, hanno riaffermato “i valori della Resistenza partigiana, fondamentale nel recupero di una dignità nazionale antifascista, imprescindibile per la riaffermazione della libertà e democrazia in un Paese,allora, segnato dalla dittatura,guerra,sopruso e violenza”.
Per le Acli, “proprio le notizie di rinnovate tragedie del mare, nel Mediterraneo, nel canale di Sicilia, con centinaia di profughi ammassati su barconi , vittime di carnefici e trafficanti di morte annunciata, impongono non solo una generale riflessione ma un efficace coordinamente internazionale in grado di creare prospettive di vita, solidarietá e giustizia. In ogni caso l’apertura dei porti italiani, valori come l’accoglienza, che la Resistenza ha cucito sin dall’inizio sul petto e sui vessilli di frontiera”.
“Le Acli Baviera desiderano contribuire a rendere questa memoria storica responsabilità comune, diffusa e popolare, radicata negli uomini e donne di buona volontà, perché”, spiegano in una nota, “costituiscono il fondamento e i valori della Costituzione attuale della Repubblica italiana, che senza quell’esperienza di sacrificio ed abnegazione non sarebbe fiorita dalle ceneri della guerra e del fascismo.Esso non produsse singoli responsabili di episodi efferati; dietro ai sicari, una moltitudine che quei delitti ha coperto con il silenzio e una codarda rassegnazione, una classe dirigente sospinta dall’inettitudine e dalla colpa verso la totale rovina. La Resistenza rappresenta la risposta di coraggio ed opposizione al regime fascista persecutorio e soggiogante”.
“Se gelosamente conservata, la memoria, ancora oggi, in Italia, in Europa sarà capace di generare nuova passione umana e civile per nutrire una speranza condivisibile per il futuro.Ma”, sottolineano le Acli, “il ricordo interpella anche il ruolo delle Istituzioni, perché ad esse è affidato precipuamente il compito di sostenere e forse anticipare la coscienza collettiva di una comunità, nei loro gesti vi è una valenza pedagogica fondamentale”.
“La memoria costituisce il debito inestinguibile da pagare verso questi eroi e martiri della democrazia, avversari, a costo della propria vita, di tutte le forme di dittatura, razzismo e genocidio. Essa”, concludono le Acli, “non ci rende prigionieri del passato, se riappropriarsi del ricordo del patire e delle speranze spinge ad impegnarsi per una nuova stagione di libertà e liberazione”. (aise)