A DORTMUND I FESTEGGIAMENTI PER IL 70° ANNIVERSARIO DELLA DEUTSCH-ITALIENISCHE GESELLSCHAFT

DORTMUND\ aise\ - Nella suggestiva cornice del Musemum für Kunst- und Kulturgeschichte si sono tenuti i recente a Dortmund i festeggiamenti per il 70° anniversario dell’Associazione Italo-Tedesca di Dortmund (Deutsch-Italienische Gesellschaft).
L’evento, patrocinato dal Consolato d’Italia a Dortmund, ha visto la partecipazione del presidente dell’Auslandsgesellschaft, Klaus Wegener, del sindaco di Dortmund, Ullrich Sierau, e del console d’Italia, Franco Giordani, i quali hanno rivolto alla platea presente, circa 120 ospiti, i loro indirizzi di saluto. Tutti hanno sottolineato quanto sia importante il rapporto tra la comunità italiana e il tessuto sociale locale, evidenziando che ormai il distacco tra essi sia diventato, nella maggior parte dei casi, impercettibile. Al di là di questo e soprattutto dell’importanza di una delineata identità culturale nazionale, ci si è soffermati sulla significatività del concetto di Europa unita e di quanto sia fondamentale l’affermazione di una sempre più forte coscienza europea.
La serata è stata presentata dalle attuali responsabili dell’associazione italo-tedesca, Stefania Bredereck e Angela Cesti, che, dopo aver rivolto parole di elogio allo storico ex presidente dell’associazione Hans Krüger, con orgoglio hanno chiamato a salire sul palco i due giovanissimi pianisti italiani, provenienti per l’occasione dal Conservatorio Musicale Luisa D’Annunzio di Pescara, Samuele Orazi e Andrea Di Stefano, rispettivamente di 17 e 21 anni. I due giovani talenti, accompagnati dalla loro insegnante Cristina Bonaccini, si sono esibiti al pianoforte, cimentandosi in classici della musica classica italiana e tedesca. Con grande stupore degli ospiti, alla fine del concerto è salito sul palco il tenore tedesco Johannes Gross che, accompagnato al pianoforte da Andrea Di Stefano, ha eseguito il classico “O’ sole mio” in napoletano e tedesco.
Samuele e Andrea si sono poi messi in mostra anche a Schwerte, presso la Sala del Municipio, nell’ambito di un concerto della locale Missione Cattolica Italiana organizzato da Giorgio Pardo, e nella città di Unna.
Samuele Orazi, nato a Pescara il 25 gennaio 2002, inizia lo studio del pianoforte all’età di 4 anni col Maestro Carlo Basile di Moscufo. All´età di 6 anni prosegue gli studi con Francesca De Luca presso l’Accademia Musicale di Pescara dove frequenta anche il corso di perfezionamento col Maestro Pasquale Iannone. Nel mese di luglio 2018, a 16 anni, viene ammesso per merito ai corsi accademici di primo livello presso il Conservatorio Luisa D´Annunzio di Pescara, dove studia con il Maestro Raffaele Di Berto, risultando primo su una graduatoria di 16 ragazzi. Da subito si distingue in numerosi concorsi nazionali in città di tutta l’Italia tra le quali Bari, Pescara, Caramanico, San Benedetto, L´Aquila, Chieti e Ancona, risultando sempre vincitore di primi premi e primi premi assoluti con relative borse di studio. Nel maggio 2014, all’età di 12 anni, partecipa come solista alla serata “Adricesta Onlus” con l’attore Alessandro Preziosi presso il Pala Elettra di Pescara. Debutta in Recital solistico a marzo 2017 presso l´Accademia Musicale di Pescara, assegnatogli come premio speciale nella quarta edizione del concorso “Giovani Interpreti”. In seguito alla vittoria del concorso nazionale “Marco Dall´Aquila” viene invitato a tenere un personale concerto solista presso il conservatorio dell’Aquila. Ha frequentato diverse MasterClass con importanti Maestri come Benedetto Lupo, Massimiliano Ferrati, Alessandro Deljavan, Alexander Romanovsky.
“Quando ho iniziato a prendere le primissime lezioni di pianoforte”, dichiara emozionato Samuele Orazi, “non avevo neanche un´idea precisa di cosa fosse la musica, sapevo solamente che mi piaceva e che in qualche modo mi faceva stare meglio. Il mio rapporto con questo strumento si è evoluto con il passare degli anni fino a diventare un qualcosa senza cui non posso vivere, un qualcosa di viscerale, quando mi siedo su quello sgabello mi sento come se potessi creare nuovi mondi. È la passione per il pianoforte infatti che mi spinge costantemente a migliorarmi, non c’è nessun secondo fine. Il futuro mi spaventa, ma non riesco a pensare a una vita senza il pianoforte, e questi concerti me lo hanno confermato”.
Andrea Di Stefano, nato nel 1998, ha iniziato gli studi di pianoforte all’età di 10 anni. All’età di 14 anni entra al liceo musicale dove prosegue gli studi con Cristina Bonaccini. È stato vincitore di alcuni concorsi nazionali e internazionali come solista e in formazione da camera. Si è esibito in diverse manifestazioni culturali fra le quali il “Pescara International Music Festival” di Pescara e al concerto di Natale 2014 organizzato dai Lions Club in collaborazione con il Comune di Tarquinia dove ha eseguito il Concerto n°2 di Rachmaninov. È stato scelto per suonare in Ucraina con l’Orchestra Philarmonica di Lviv dove a febbraio 2016 ha eseguito lo stesso concerto di Rachmaninov. Nello stesso anno ha effettuato due tournée in Germania a Dortmund suonando sia come solista che in trio. In seguito ad una selezione è stato scelto per rappresentare i licei musicali italiani nell’ambito “European Music Meetings” che si sono svolti a Lviv in Ucraina nell’ aprile 2016 raccogliendo critiche positive dalla stampa e dal pubblico. Ha partecipato al Festival “Musica e Natura” di Scanno, ai concerti dell’associazione “Sintonie” di Fossacesia e alla rassegna concerti in biblioteca a Pescara. Nell’anno accademico 2017/2018 è stato ammesso al conservatorio di Pescara. Oltre che una brillante carriera artistica ha già al suo attivo una buona esperienza di insegnamento. Ha partecipato ai masterclass con il Maestro L. Margarius e la Prof.ssa Cristina Bonaccini con i quali studia attualmente. Per la prossima stagione ha già diversi impegni artistici.
“Per me la musica è un modo di comunicare, di esprimersi”, afferma Andrea Di Stefano. “La musica è una cosa fantastica, perché è così piena di fantasia che ti permette di volare via per andare dove vuoi, e di scoprire tutti i sentimenti dell’animo umano. La musica per me non è solo un pezzo di carta su cui sono scritte delle note, per me la musica è vita”. (aise)