A TORINO IL 2° FESTIVAL DELLE MIGRAZIONI
TORINO\ aise\ - Torna a Torino, dal 25 al 29 settembre, la seconda edizione del Festival delle Migrazioni, presso gli spazi dell’ex cimitero di San Pietro in Vincoli, Cottolengo e Scuola Holden.
Cinque giorni di appuntamenti per parlare di futuro e società, a partire dal più scottante e attuale tema che interessi oggi l’Occidente, mettendo in atto una narrazione diversa e che vada al di là degli stereotipi. Attraverso l’arte, oltre che tramite incontri, dibattiti e momenti conviviali, si alterneranno nel corso del festival ospiti d’eccezione che a vario titolo in questi anni hanno elaborato a livello narrativo i processi e le storie che stanno cambiando il nostro mondo in rapporto alla migrazione.
Tra questi, l’attore e regista Ascanio Celestini, la già europarlamentare Elly Schlein e la scrittrice Igiaba Scego.
Il Festival delle Migrazioni è ideato dalle Compagnie torinesi A.C.T.I. Teatri Indipendenti, AlmaTeatro e Tedacà, con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione Piemonte dal Vivo e con il patrocinio della Città di Torino, Città Metropolitana, Circoscrizione 7 in collaborazione con Scuola Cottolengo, Scuola Holden e associazioni che si occupano di migrazione sul territorio, tra cui Biennale Democrazia, Emergency, Medici Senza Frontiere, Coldiretti, CGIL.
Tra i temi portanti di questa seconda edizione, che ha come filo conduttore un’analisi di quanto accaduto nell’ultimo anno, verrà dato ampio spazio alla migrazione al femminile, dalle difficoltà e gli ostacoli che le donne migranti si trovano ad affrontare al coraggio e alla forza delle stesse protagoniste; con un’attenzione dedicata alle tematiche LGBT.
Altri incontri sono dedicati al legame tra informazione e diffusione dell’odio, all’incontro interreligioso tra le diverse comunità spirituali, alla situazione libica, alla dimensione economica della migrazione e alla politica dei muri e i business correlati.
Tra le novità, uno spazio dedicato al cinema, motivo per cui è stato aggiunto un giorno al Festival rispetto alla passata edizione: mercoledì 25 settembre, spazio alla settima musa, in collaborazione con il Polo del ‘900, Crocevia di Sguardi, Psicologia Film Festival e Lovers Film Festival.
Alla luce del successo dello scorso anno, è confermata nella sera di sabato la Cena delle cittadinanze, una lunga tavolata imbandita nel cortile di San Pietro in Vincoli. Ognuno dei partecipanti è invitato a portare del cibo da condividere e allo stesso tempo a gustare specialità culinarie dal mondo. Un’occasione per cittadini, istituzioni, operatori e associazioni di ritrovarsi insieme in un clima di condivisione e comunità.
La prima edizione del Festival delle Migrazioni, che si è svolta a Torino dal 20 al 23 settembre 2018, si è chiusa registrando 4.500 presenze.
Il Festival delle Migrazioni, sottolineano gli organizzatori, “è un invito collettivo a incontrarsi per riflettere sulle resistenze culturali, sulla convivenza, sul concetto di comunità e accoglienza, che vede in dialogo la popolazione italiana autoctona, le persone di diverse provenienze che da anni sono residenti qui e sono diventate cittadine italiane, le seconde e terze generazioni, chi da poco è arrivato nella nostra città e vive nei centri di seconda accoglienza, tutti da considerarsi come soggetti culturali attivi del nostro territorio”.
Il Festival delle Migrazioni “è un dialogo contro la paura, un’occasione per combattere l’idea che il fenomeno migratorio sia comparso improvvisamente in tempi recenti. Allo stesso tempo raccontare le storie dei protagonisti di tali migrazioni è un modo per rendere il fenomeno meno astratto e dar loro un’identità, per evitare facili semplificazioni e strumentalizzazioni”.
Il programma – con gli aggiornamenti quotidiani - è disponibile qui. (aise)