AL QUIRINALE LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA

ROMA\ aise\ - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto ieri pomeriggio al Palazzo del Quirinale la riunione del Consiglio Supremo di Difesa.
Alla riunione hanno partecipato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i Ministri dell'Interno Salvini, dello Sviluppo Economico e del Lavoro Di Maio, degli Esteri Moavero Milanesi, della Difesa Trenta, dell'Economia Tria e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli. Presenti alla riunione anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giorgetti; il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, e il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Rolando Mosca Moschini.
Il Consiglio – riporta il Colle in una nota – ha fatto il punto della situazione sulle principali aree di crisi, sullo stato del terrorismo internazionale e sull’impegno delle Forze Armate nei diversi Teatri Operativi, con particolare riguardo all’area del Mediterraneo.
Il terrorismo transnazionale, vi si legge, “continua a costituire una minaccia preoccupante e l’Italia deve contribuire con decisione alle iniziative della Comunità Internazionale tese a contrastare le molteplici forme in cui esso si manifesta.
La Libia – è stato confermato – resta una priorità per il nostro Paese. Soltanto il ripristino del dialogo tra tutte le parti potrà creare le condizioni per un reale processo di pace e di conseguente stabilità e controllo del territorio.
In Afghanistan, l’Italia segue con attenzione gli sviluppi politico-diplomatici in atto e confida su un percorso elettorale pacifico e democratico. Il nostro Paese continuerà a dare il suo contributo, in pieno accordo con gli alleati e con le Istituzioni locali, per consentire al popolo afghano di proseguire su un percorso di stabilizzazione e sviluppo.
Nel ventennale dell’intervento in Kosovo, l’Italia rimane fortemente impegnata per consolidare la stabilità della penisola Balcanica e per sviluppare, con l’Unione Europea, il processo di integrazione comunitaria.
Il Consiglio ha quindi analizzato le iniziative in corso nella NATO e le prospettive della Politica di Sicurezza e Difesa europea. L’Alleanza Atlantica, l’Unione Europea e le Nazioni Unite rappresentano in nostri riferimenti in materia di sicurezza e difesa. L’Italia deve continuare ad operare nel loro ambito in maniera convinta ed efficace.
Il Consiglio ha infine approfondito lo stato del processo di ammodernamento del comparto Difesa e ha condiviso gli sforzi in atto volti alla costante valorizzazione del personale, nonché la necessità di procedere con una visione strategica a forte connotazione interforze, che consenta di razionalizzare le strutture, evitare le duplicazioni, qualificando così le risorse disponibili. I programmi di investimento devono essere caratterizzati da decisioni coerenti nel tempo, ampiamente condivise con i Paesi alleati e con il comparto industriale e aderenti al ruolo dell’Italia nel contesto internazionale. (aise)