ALMA E I MAESTRI DI ARTE E MESTIERE CELEBRANO I TERRITORI D’ITALIA
ROMA\ aise\ - In occasione della 31a sessione del MAB-ICC, che l’UNESCO ha organizzato a Parigi dal 17 al 21 giugno, l’Italia, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha presentato la sua ricca rete di Riserve della Biosfera, da ora arricchita di due nuovi territori: Alpi Giulie e Po Grande.
Nel corso della giornata del 19 giugno, in particolare, è stato mostrato un report dal titolo “Italian biosphere reserves – A rising network” che, ha spiegato Maria Carmela Giarratano, in rappresentanza ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, “ha descritto la crescita in termini numerici, di estensione, di rappresentatività degli ecosistemi italiani e di attività delle Riserve della Biosfera italiane, in particolare negli ultimi cinque anni. Vogliamo celebrare questo positivo processo e mettere a disposizione la nostra esperienza per la crescita complessiva del programma Man and the Biosphere”.
A chiudere la giornata l’evento “Taste and Discover Italian Biosphere Reserves”, dedicato alla cultura del cibo e alla sostenibilità, durante il quale i delegati delle biosfere hanno partecipato a una degustazione di prodotti tipici e piatti espressione della cultura gastronomica e dell’economia delle nostre Biosfere, coordinata dallo chef di ALMA Giuseppe Pellegrino.
Giacomo Bullo, Responsabile Comunicazione di ALMA, ha presentato così la collaborazione: “ALMA, come realtà internazionale volta a promuovere la biodiversità gastronomica, ha accettato la sfida di poter raccontare questo progetto attraverso alcuni piatti, realizzati partendo sia dalle materie prime dei territori, che dalle ricette che li contraddistinguono. Tutte le preparazioni hanno come fil rouge la cultura del riuso, una tematica che, da sempre, caratterizza la tradizione culinaria italiana. La gastronomia di qualità può essere, su scala globale, un efficace veicolo per sostenere filiere di nicchia e assumere una funzione di marketing territoriale, associando sapori, paesaggi, comunità e saperi”.
Per sottolineare questo punto, sono stati coinvolti tre famosi “Maestri d’arte e Mestiere” (MAM) italiani con i loro prodotti iconici di riferimento: Renato Brancaleoni per i formaggi, Massimo Spigaroli ha guidato gli ospiti nel mondo della norcineria, mentre Enzo Crivella si è occupato del gelato italiano.
Introducendo la selezione di prodotti scelti per l’occasione, Renato Brancaleoni ha spiegato: “sono tutti caratteristici di queste biosfere, realizzati in maniera sostenibile rispettando l’ambiente e i suoi ritmi. L’Italia ha un patrimonio inestimabile, formato anche da queste Riserve della Biosfera e dai loro microclimi, questa biodiversità, caratteristica unica del nostro paese, viene valorizzata da eventi come questo”.
Fondamentale anche la presenza di Massimo Spigaroli, da sempre colonna di ALMA, MAM dal 2018, Presidente della Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy e protagonista della neoproclamata RB del Po Grande. “Entrare a far parte di questo programma è molto importante come riconoscimento ufficiale della cultura, non solo gastronomica, di questo territorio”, ha commentato Spigaroli. “ALMA, come istituzione, ha sempre contribuito a valorizzare tutto questo. Oggi abbiamo messo in evidenza le nostre produzioni, dal Culatello di Zibello al Parmigiano Reggiano, peculiarità grazie a cui il MAB UNESCO è arrivato nel nostro territorio. I MAM sono necessari per non perdere le tradizioni che hanno fatto grande l’Italia nel mondo”.
“Essere qui è per me motivo di grande orgoglio – ha dichiarato Enzo Crivella – perché rappresenta un ulteriore riconoscimento del lavoro di una vita. La mia presenza dà visibilità non solo alla mia arte, ma anche a tutto il Cilento e ai suoi prodotti. Nello specifico, ho portato un gelato al profumo di limone e un altro più elaborato a base di latte di bufala variegato con fichi canditi, arance, miele e un’infusione di alloro”.
Scopo dell’iniziativa, descritto anche da una mostra creata ad hoc, è quello di presentare e mettere a disposizione del network internazionale il patrimonio di buone pratiche maturate nel territorio italiano: una terra densamente abitata per secoli dove hanno preso forma stili di vita sostenibili privilegiando l’impiego equilibrato dei prodotti e il loro riuso nelle ricette migliori della cucina italiana. (aise)