ASSOCIAZIONI ALLA RISCOSSA

ROMA – focus/ aise – Un periodo intenso per le associazioni, coinvolte in molteplici attività e iniziative che le ha viste coinvolte in svariati ambiti, ma Andiamo con ordine, partendo da Lione. Infatti una delegazione dell’associazione Fogolar Furlan di Lione ha partecipato, dal 9 al 13 ottobre scorsi, ad una manifestazione nella città d’arte e di storia di Blois, nel centro della Francia.
Durante i 5 giorni di visita, si sono svolti i cosiddetti “Appuntamenti della Storia”, dedicati all’Italia, cui hanno partecipato circa mille tra professori e relatori alternatisi in oltre 650 appuntamenti, tra conferenze, colloqui, dibattiti, mostre, cinema e ateliers. In ogni occasione, la Storia dell’Italia è stata analizzata in ogni disciplina e sfaccettatura.
La conferenza inaugurale è stata tenuta dal professor Carlo Ginzburg, professore emerito di storia moderna all’università di Pisa, e specialista della micro-storia, mentre al regista Marco Bellocchio è stata affidata la direzione del ciclo dedicato al cinema.
La manifestazione in onore dello Stivale è stata organizzata in occasione dei 500 anni dalla morte del genio rinascimentale Leonardo da Vinci.
Durante gli Appuntamenti della Storia, si è potuto misurare l’enorme peso culturale del Bel Paese in Francia.
Il Fogolar Furlan ha partecipato in quanto esperto in tema di emigrazione; la delegazione è intervenuta in dibattiti dal titolo: “Un’emigrazione a scala mondiale: gli italiani tra il XIX-XX secolo”, “Le diverse Italie, degli italiani, un mosaico di popoli, dall’antichità ai giorni nostri” e “Integrarsi col lavoro: l’esempio dei lavoratori italiani”.
I friulani di Lione, o di ogni parte del mondo, sono diventati “professori” in queste materie, sono stati formati all’università dell’emigrazione, e con la loro testimonianza il Fogolar Furlan ha portato le prove delle teorie che gli scienziati hanno elaborato con anni di studio e di ricerche, confermando che le migrazioni sono sempre una lacerazione, che, se ben trattate, hanno effetti positivi per i paesi di partenza e di accoglienza. Spostiamoci a Toronto, dove la voce del Veneto si sente forte in Canada. Ne sono una dimostrazione le visite che l’Associazione Bellunesi nel Mondo ha fatto alle comunità venete di Toronto e di Montreal, rispettivamente nelle giornate di mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre scorsi.
La comitiva bellunese, guidata dal presidente Abm Oscar De Bona, è stata ospite al Veneto Club di Toronto con la presenza del consultore Sandro Zoppi e il direttore della Famiglia Bellunese locale Wanda Viecili con il suo presidente Anne Marie Bombassaro.
"Siamo davvero onorati di essere qui con voi questa sera", sono state le parole del presidente De Bona. "Sappiamo che il vostro presidente Angaran è in Italia, ma voglio complimentarmi per quello che fate e per mantenere alto il nome del Veneto. Di certo da parte dell’Abm ci sarà sempre la massima collaborazione".
Il giorno successivo, giovedì 3 ottobre, è stata la volta della comunità veneta di Montreal, presso la Casa del Veneto, sede dei Trevisani nel mondo. Ad accogliere il gruppo proveniente da Belluno il consultore Gianni Dolfato e diversi rappresentanti delle Associazioni venete in emigrazione, tra cui Francesca Faoro in rappresentanza della Famiglia Bellunese di Montreal.
Un rinfresco "alla veneta" ha accolto il presidente Abm Oscar De Bona e il suo gruppo. "Grazie a Gianni per quello che fai per la Regione Veneto", ha sottolineato De Bona nel suo intervento. "Siete il motore dell’Associazionismo e di certo", ha aggiunto, "sapete che potete contare sull’Associazione Bellunesi nel Mondo". Torniamo nuovamente a Lione, dove il Friuli Venezia Giulia, crogiuolo di etnie, culture e tradizioni; esempio di convivenza pacifica e operosa tra le varie componenti dell’Europa: è questo il tema della conferenza che l’Ente Friuli nel Mondo organizza a Lione - la seconda città della Francia, antica capitale della Gallia - in collaborazione con il locale Fogolâr Furlan nell’ambito della programmazione annuale finanziata dalla Regione FVG - Servizio lingue minoritarie e corregionali all’estero.
La conferenza si è svolta sabato 19 ottobre e ha visto la partecipazione, fra gli altri, del presidente dell’Ente Friuli nel mondo, Adriano Luci, di Alessio Screm, dottore di ricerca in musicologia, docente e giornalista, sul tema "La musica in Friuli: varietà di patrimoni europei condivisi", e di Angelo Floramo, docente all’Isis Magrini-Marchetti di Gemona, consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana Antica di San Daniele, sul tema "Friuli: terra di incontro, anima plurale, paradigma di libertà".
Hanno contribuito inoltre alla discussione Jean Dominique Durand, vice sindaco del Municipio di Lione e professore emerito Università Jean Moulin - Lyon 3, con la relazione "La centralità mediterranea del Friuli Venezia Giulia" e Audrey Soria, componente di Team Europa (rete dei conferenzieri della Commissione Europea), esperta di finanziamenti europei, che ha parlato di "Regioni d’Europa: regioni autonome e lingue minoritarie, il caso italiano del Friuli Venezia Giulia".
Nell’occasione è stata inoltre presentata per la prima volta in Francia l’edizione in lingua francese del libro "Le nostre radici a tavola. La cultura alimentare legame con la terra d’origine. I prodotti e la cucina friulana, giuliana e slovena" / "Nos Racines à Table - La culture alimentaire, un lien avec la terre d’origine. Les produits et la cuisine frioulane, julienne et slovène", finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia - Servizio lingue minoritarie e corregionali all’estero.
Obiettivi della conferenza sono stati in primo luogo quello di offrire visibilità nell’importante contesto europeo della città di Lione alla Regione Friuli Venezia Giulia e al Friuli in particolare; quindi di rinnovare le istanze identitarie, linguistiche e culturali che caratterizzano le relazioni tra la Regione FVG e gli emigrati in Francia, valorizzando il senso di appartenenza alla Regione e promuovendone le peculiarità; infine di conservare e trasmettere la forma di eredità identitaria-culturale costituita dai prodotti enogastronomici, attraverso la conoscenza dei prodotti tipici locali.
A dare alla conferenza un tono ancora più internazionale è stato chiamato il Coro Polifonico di Ruda, coro friulano tra i più premiati in Europa. Il coro diretto da Fabiana Noro canterà sabato sera nella Chiesa di St. Pothin con un programma interamente a cappella con musiche ortodosse e di autori del Novecento. Domenica 20 ottobre il Polifonico accompagnerà la Santa messa nella Basilica di Fourvière in occasione del Pellegrinaggio degli Italiani e dei friulani di Francia a Lione dove si venera la Madonna di Loreto.
Il presidente Adriano Luci sottolinea l’importanza degli eventi: "Sono molto contento ed orgoglioso di rappresentare l’Ente Friuli nel Mondo in queste occasioni speciali, che valorizzano e onorano l’impegno dei nostri friulani nel voler mantenere con determinazione il cordone ombelicale con la nostra Regione e la terra di origine", ha detto Luci. "Ci confronteremo con storici ed appassionati del Friuli e grazie alle esibizioni del Coro Polifonico di Ruda faremo vivere grandi emozioni mantenendo alta la bandiera Friulana". (focus\aise)