BORIS JOHNSON: ENTRO VENERDÌ L’ITER CONCLUSIVO PER USCIRE DALL’UNIONE EUROPA – di Mariaelena Agostini

LONDRA\ aise\ - ““Venerdì inizieremo l’iter per la ratifica parlamentare a Westminster della legge sul recesso del Regno Unito dall’Unione europea”. Non perde tempo Boris Johnson”. Come racconta Mariaelena Agostini dalle pagine del giornale on line bilingue LondraItalia.com, “Dopo la storica vittoria alle elezioni di giovedì scorso, il leader dei Tory ha annunciato che ripresenterà il suo accordo di uscita del Regno Unito dall’Ue alla Camera dei Comuni entro la fine della settimana, di modo da rispettare il volere dell’elettorato e portare il Paese fuori dall’Unione entro la scadenza del 31 gennaio 2020. L’obiettivo del nuovo governo è di poter votare sull’accordo di uscita prima di Natale.
Intanto, il premier è ritornato trionfante a Westminster per incontrare la sua nuova squadra di 109 deputati conservatori e organizzare un piccolo rimpasto di governo, che ha visto Nicky Morgan come nuovo ministro della cultura. Oggi (ieri per chi legge, ndr), invece, il nuovo governo si riunirà alla Camera dei Comuni per il giuramento dei nuovi ministri e la elezione del nuovo Speaker. Un atto solo formale dato che l’elezione è già avvenuta a fine ottobre e ha visto trionfante Lindsay Hole che ha preso il posto di John Bercow.
Giovedì sarà la volta del Queen’s Speech, tradizionale discorso della Regina che segna l’inizio di una nuova legislatura, dove la sovrana elencherà le proposte del nuovo governo. Il discorso avrà luogo a soli due mesi dal precedente, ma se allora il governo Johnson era rimasto senza una maggioranza, ora potrà contare su una assoluta di ben 365 deputati su 650, un risultato che non si vedeva dai tempi di Margaret Thatcher. In agenda ovviamente l’iter Brexit, che il governo ha già fatto sapere di voler completare prima di Natale, ma anche la riforma sanitaria, tra le più richieste nel paese.
Anche per il partito laburista è tempo di cambiamenti. Dopo la sconfitta più devastante per il partito (mai così grave dal 1935), la segreteria generale del Labour Party ha annunciato i candidati per la nuova leadership e un nuovo calendario per le elezioni interne del nuovo leader, che inizieranno a partire da gennaio. L’attuale segretario Jeremy Corbyn resterà alla guida del partito fino alla fine di marzo.
Tra le altre questioni che il governo Johnson dovrà affrontare nel prossimo futuro, non è da escludere un dibattito sull’indipendenza della Scozia dalla Gran Bretagna, dopo l’ottimo risultato raggiunto dall’SNP, il partito nazionalista scozzese, alle elezioni. Nicola Sturgeon ha già fatto sapere che il “Regno Unito non può tenere imprigionata la Scozia””. (aise)