CAOS IN VENEZUELA: GUAIDÒ SI AUTOPROCLAMA PRESIDENTE

ROMA\ aise\ - Con un "Sì se puede", Juan Guaidò, 35enne presidente dell’assemblea nazionale e leader dell’opposizione, ieri in Plaza Venezuela si è autoproclamato presidente ad interim – cioè fino a nuove elezioni – e ha giurato sulla Costituzione. Per Nicolas Maduro – che l’11 gennaio scorso ha formalmente iniziato il suo secondo mandato – nel paese è in atto un tentativo di colpo di stato.
Secondo la giornalista italovenezuelana Marinellys Tremamunno Guaidò “non si è autoproclamato! La costituzione del Venezuela art 233 stabilisce che quando c’è assenza del Presidente della Repubblica (Maduro è illegittimo), il presidente del parlamento deve prendere il potere per convocare nuove elezioni”. Dunque sarebbe questo quanto successo ieri a Caracas.
Tra i primi a riconoscere Guaidò il Presidente Usa Trump: "i cittadini del Venezuela - ha twittato il presidente Usa - hanno sofferto per troppo tempo nelle mani dell'illegittimo regime di Maduro. Oggi, ho ufficialmente riconosciuto il Presidente dell'Assemblea nazionale venezuelana, Juan Guaidò, come Presidente ad interim del Venezuela". Da Davos, dove è in corso il Forum, i Presidenti di Brasile, Bolsonaro, della Colombia Ivan Duque, il vicepresidente del Perù, Mercedes Araoz e il ministro degli Esteri canadese Chrystia Freeland hanno dichiarato alla stampa di "riconoscere il processo di transizione democratica che si svolge in Venezuela". Sostegno anche dall’Ue. 
Il Presidente del Parlamento Ue, Tajani, scrive su twitter: “Seguo con attenzione gli sviluppi in Venezuela: Guaidò, al contrario di Maduro, è stato eletto democraticamente. Bisogna rispettare le manifestazioni e la libertà di espressione di un popolo che non ne può più della fame e degli abusi di Maduro”.
Alto Rappresentate Ue per la politica estera, Federica Mogherini ha sostenuto: “l'UE chiede con forza l'avvio di un processo politico immediato che porti a elezioni libere e credibili, in conformità con l'ordine costituzionale. L'UE sostiene pienamente l'assemblea nazionale in quanto istituzione democraticamente eletta, i cui poteri devono essere ripristinati e rispettati. I diritti civili, la libertà e la sicurezza di tutti i membri dell'Assemblea nazionale, incluso il suo presidente, Juan Guaidó, devono essere osservati e pienamente rispettati. L'Unione europea e i suoi Stati membri sono pronti a sostenere il ripristino della democrazia e dello stato di diritto in Venezuela attraverso un processo politico pacifico e credibile in linea con la costituzione venezuelana”.
Sulla stessa linea il presidente del consiglio europeo Donald Tusk: “spero che tutta l'Europa si unisca a sostegno delle forze democratiche in Venezuela. A differenza di Maduro, l'assemblea parlamentare, incluso Juan Guaidò, ha ricevuto un mandato democratico da parte dei cittadini venezuelani”. (aise)