CIE: ESTENDERE LA SPERIMENTAZIONE ANCHE A LUGANO/ BILLI (LEGA) INTERROGA MOAVERO E SALVINI

ROMA\ aise\ - Il Governo dovrebbe “prevedere una fase pilota” per il rilascio della carta di identità elettronica “anche nella circoscrizione di Lugano, alla luce della lingua comune e della vicinanza geografica e culturale che permetterebbero di risolvere più agevolmente i problemi che si dovessero eventualmente verificare”. È quanto sostiene Simone Billi, deputato della Lega eletto in Europa, che ha presentato in merito una interrogazione ai Ministri degli esteri e dell’interno, Moavero e Salvini.
“Nell'ambito dei lavori della Commissione interministeriale permanente della carta di identità elettronica (Cie), a metà del mese di ottobre 2018 è stato definito il piano degli interventi necessari all'attuazione del progetto carta di identità elettronica per gli italiani all'estero, che prevede l'esecuzione di una prima fase pilota a inizio 2019 e la successiva estensione a tutte le altre sedi consolari entro la prima metà del 2019”, scrive il deputato nella premessa.
Sottolineato come “a riprova dell'interesse trasversale su questo argomento, la risoluzione n. 7- 00134, presentata dal primo firmatario del presente atto per impegnare il Governo alla realizzazione della stessa Cie per gli italiani all'estero, è stata approvata all'unanimità dalle Commissioni riunite esteri e affari costituzionali in data 18 giugno 2019” Billi ricorda che “la sperimentazione partirà a settembre 2019 in tre sedi consolari: Vienna, Atene e Nizza. La Cie verrà prodotta in Italia e spedita direttamente all'indirizzo del connazionale”.
A Moavero e Salvini, il parlamentare chiede di sapere “se il Governo intenda prevedere una fase pilota anche nella circoscrizione di Lugano, alla luce della lingua comune e della vicinanza geografica e culturale che permetterebbero di risolvere più agevolmente i problemi che si dovessero eventualmente verificare”. (aise)