COMITES PERÙ: PAOLO VALENTE LASCIA LA PRESIDENZA

LIMA\ aise\ - “Dopo un anno come Presidente del Com.It.es Perú lascio l’incarico con sentimenti di soddisfazione per i risulta ottenuti ma anche di rammarico per tutto ciò che avremmo voluto fare e, invece, non siamo riusciti a fare”. A scrivere è Paolo Valente, presidente dimissionario del Comites del Perù, che in questa lettera fa un resoconto delle attività svolte durante il suo mandato augurando buon lavoro al suo successore, Agostino Canepa.
“Inizio con ringraziare tutti i consiglieri per la fiducia riposta, in particolar modo l’Esecutivo per il sostegno fattivo e l’entusiasta collaborazione”, scrive Valente, secondo cui “il più grande successo di questo Consiglio è stata la dimostrazione che, con la buona volontà e la voglia di lavorare, si possono superare le divisioni e i preconcetti”.
“Le attività svolte durante l’anno, d’accordo alla legge di creazione dei Com.it.es, si sono rivolte soprattutto agli ambiti culturali, formativi, divulgativi e sociali, con particolare interesse alla storia della presenza italiana in Perú, ma anche verso le nuove migrazioni. Un altro particolare contributo – aggiunge – credo sia stato quello di “fare insieme”: come non mi stancherò mai di dire, la nostra comunità è estremamente eterogenea e in ciò risiede la sua ricchezza e grandezza. Siamo riusciti a convocare esponenti di realtà molte diverse: dalle ONG italiane alle istituzioni culturali, commerciali ed accademiche, dai rappresentanti di famiglie italiane di antica immigrazione ai giovani imprenditori in Perú da pochi mesi”.
Il Comites, ricorda Valente, “ha inoltre ottenuto il riconoscimento per le attività realizzate dal Ministero degli esteri del Perú, essendo la prima comunità straniera ad organizzare un incontro con il Ministero, dove è stato possibile mettere a confronto l’esperienza migratoria italiana con quella peruviana”.
“Grazie al fondo integrativo stanziato dal MAE, - aggiunge il presidente uscente – siamo riusciti a realizzare moltissime conferenze su argomenti di cultura generale come il cinema, la cucina e la lingua italiana e in particolare su Matera, città che quest’anno sarà capitale europea della cultura, con una notevole partecipazione sia di italiani che di cittadini peruviani. Per la prima volta queste attività sono uscite dai confini della capitale e sono state realizzate anche in provincia, a Cusco e Arequipa”.
E ancora: “il riconoscimento ai cittadini italiani che si sono distinti in Perú in differenti campi, ha rappresentato un importante momento di incontro e di valorizzazione di percorsi diversi ma tutti intensamente “Italiani”. La presenza del professor Orefici, studioso delle culture preincaiche, e del dottor Bonfiglio, esperto dell’immigrazione italiana in Perú, hanno dato un particolare spessore alla manifestazione che ha voluto premiare anche persone che, nell’anonimato, hanno fatto grande la presenza italiana in Perú attraverso il loro lavoro e la loro dedicazione”.
Valente, poi, cita “l’importante incontro con i giovani realizzato la prima settimana di dicembre, al quale hanno partecipato oltre 75 giovani italiani e dove, dopo l’inaugurazione a carico dell’Ambasciatore d’Italia in Perù Curcio, hanno preso la parola tutti i rappresentanti delle diverse istituzioni e associazioni italiane operanti in Perù. L’incontro, che è durato tutta la giornata e includeva un pranzo e un cocktail finale, ha permesso un interessante scambio di esperienze e vissuti oltre che l’aggregazione di un copioso gruppo di giovani. Alla fine dell’incontro, i giovani hanno eletto i loro rappresentanti che parteciperanno come uditori alle prossime riunioni del Comites e aiuteranno a dare continuità all’incontro”.
“Siamo riusciti ad ottenere per la prima volta che l’Ambasciata organizzasse un viaggio del console itinerante ad Arequipa, dove sono state realizzate oltre 30 pratiche per i passaporti”, ricorda ancora Valente. “Abbiamo inoltre visitato le comunità italiane di Arequipa e Piura, raccogliendo suggerimenti e preoccupazioni che, nel caso di Piura, si sono materializzate con la proposta della designazione di un console onorario”.
“La partecipazione ed il sostegno dell’Ambasciatore Marsili prima e dell’Ambasciatore Curcio successivamente, - secondo Valente – dimostrano che il Comites può e deve mantenere relazioni aperte e trasparenti con le istituzioni italiane, anche quando non si riesce a trovare un accordo su tutti i punti di discussione. C’è ancora molto da fare soprattutto per migliorare i servizi consolari e in particolare i servizi ai soggetti più svantaggiati della nostra comunità: anziani, malati, reclusi e in generale gli Italiani che vivono in provincia e che spesso non possono usufruire dei più semplici servizi consolari”.
“Mi accomiato – conclude – con l’augurio che le attività realizzate quest’anno possano essere le fondamenta su cui costruire un Com.it.es sempre più attivo e al servizio dei cittadini Italiani in Perú ed esprimendo i miei più sinceri auguri al nuovo Presidente il signor Agostino Canepa”. (aise)