CONSOLATO CORDOBA: TURNI DAL 6201 AL 6800 PER LA CONSEGNA DELLA DOMANDA DI CITTADINANZA

CORDOBA\ aise\ - Il 1° febbraio 2020 scadrà il termine per la presentazione presso il Consolato Generale d’Italia a Cordoba, in Argentina, della domanda di cittadinanza per i gruppi famigliari a cui sono stati concessi, con il vecchio sistema, i turni dal numero 6201 al 6800.
Per assicurare un ordinato afflusso del pubblico nei giorni precedenti alla scadenza, i titolari dei turni suddetti possono già dal 19 agosto 2019 prenotare una data per la consegna della domanda e della documentazione per il riconoscimento della cittadinanza. La prenotazione può essere effettuata attraverso il prenota on-line “Cittadinanza – vecchi turni da 6201 a 6800”.
Il servizio è opzionale, spiega il Consolato, ossia la prenotazione on-line non è obbligatoria ai fini della presentazione della domanda. Si raccomanda a coloro che possiedono la documentazione completa di presentare la domanda senza attendere il mese di gennaio 2020.
Il servizio è limitato ai soli titolari dei turni sopraindicati: non serve pertanto ad assegnare nuovi turni. Le prenotazioni on-line effettuate da persone che non hanno i turni dal 6201 al 6800 saranno cancellate.
Il giorno dell'appuntamento, assieme alla domanda e alla relativa documentazione, dovranno anche essere forniti due comprovanti che dimostrino la residenza nella circoscrizione consolare da non meno di sei mesi.
Per un più rapido esame della sua pratica, l’utente potrà anche inviare i suddetti comprovanti alla mail dell'ufficio cittadinanza (cittadinanza.cordoba@esteri.it) entro i 7 giorni precedenti la data dell'appuntamento.
In assenza dei comprovanti di residenza, la pratica non potrà essere ricevuta.
I comprovanti possono essere, per esempio, la fattura di un servizio a suo nome per luce, gas, telefono fisso, TV via cavo, internet; un certificato di iscrizione ad una assicurazione sanitaria (obra social); una busta paga; un contratto o una ricevuta di pagamento di affitto; un certificato di frequenza scolastica, di corsi universitari o presso altro istituto di formazione che rilascia un titolo di studio riconosciuto. I comprovanti devono riportare il suo nome e il suo indirizzo.
Non si accetteranno invece fatture dell’acqua o cellulari, né tasse o certificati rilasciati dalla Polizia.
I DNI dei richiedenti dovranno indicare indirizzi che corrispondano a quelli riportati nella domanda di cittadinanza.
Le domande ricevute dal Consolato generale che, al momento del loro esame, risulteranno prive della documentazione necessaria non potranno essere accolte.
L’elenco dei documenti da allegare alla domanda di cittadinanza è disponibile sul sito internet del Consolato generale. (aise)