DIPLOMAZIA PER LE IMPRESE IN NORD AMERICA
ROMA – focus\aise – Le Ambasciate sempre al fianco del Sistema Paese all’estero e in questo caso in Nord America.
In Canada, l’Ambasciata d’Italia a Ottawa, in collaborazione con l’Italian Trade Agency di Toronto e Montreal, ha creato due guide su come investire in Canada e sulle modalità di partecipazione agli appalti pubblici, realizzate con il contributo di KPMG e dello studio legale Blakes. Le guide si pongono come obiettivo quello di fornire, anche attraverso consigli pratici, un primo orientamento ai potenziali interessati su come operare nel variegato panorama normativo canadese.
"Il Canada è un Paese dall’alto indice di apertura agli investimenti stranieri, un’economia in crescita con un mercato concorrenziale che offre molteplici opportunità alle imprese italiane", ha affermato l’ambasciatore Claudio Taffuri. "Ogni anno circa 200 miliardi di dollari canadesi vengono spesi per il procurement pubblico, che si concentrano principalmente nel settore dei trasporti e dell'energia", ha aggiunto.
Per l’ambasciatore, dunque, "queste due guide, insieme ad altri strumenti predisposti da questa Ambasciata, come la creazione dell’Osservatorio sul procurement, possano dare un aiuto concreto ai tantissimi imprenditori italiani che cercano di espandere il proprio business oltre oceano".
Negli Stati Uniti, l'8 e il 9 luglio scorsi, l'Ambasciata d'Italia a Washington DC ha ospitato la conferenza "Italia, Europa e Stati Uniti: affrontare cambiamenti inevitabili in modo intelligente", organizzata da Aspen Institute Italia. I lavori sono stati aperti dall'ambasciatore d'Italia Armando Varricchio e dal segretario per l'Energia degli Stati Uniti Rick Perry, alla presenza del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Michele Geraci. La conferenza, alla quale hanno partecipato esperti di politica internazionale di entrambe le sponde dell’Atlantico, ha offerto una significativa occasione per discutere e approfondire lo stato attuale e le prospettive future delle relazioni transatlantiche.
Sempre negli Stati Uniti arriverà il 5 agosto il sistema italiano delle Indicazioni Geografiche che sarà rappresentato dall’American Origin Products Association, l'antenna di Origin negli USA, nell’audizione prevista presso la US International Trade Commission di Washington.
Gli Stati Uniti hanno alzato il muro dei dazi di importazione per i prodotti europei, anche nella misura del 100%. Una brutta tegola per il sistema delle Indicazioni Geografiche (IG) europee ed italiane in particolare, che rappresentano la quota più importante nello scacchiere europeo e che, con tale determinazione, rischiano un pesante ridimensionamento con conseguenti ricadute a livello commerciale. La procedura per definire la lista di prodotti da sottoporre a dazio aggiuntivo all'import prevede, come anticipato, una pubblica audizione a Washington presso l'US Trade Representative ed in predetto contesto Origin, la rete internazionale delle Indicazioni Geografiche sarà presente, per affermare la specificità dei prodotti di qualità certificata. (focus\aise)