DL CRESCITA/ UNGARO (PD): TRIA FA IL GIOCO DELLE PARTI

ROMA\ aise\ - “La relazione del Ministro dell’Economia Tria oggi a Montecitorio è nelle parole sul rispetto dei vincoli di bilancio e sul dialogo costruttivo con l’Europa, di cui peraltro siamo paese fondatore, è largamente condivisibile. Ma purtroppo si tratta di un gioco delle parti che anche la Commissione Europea ha da tempo compreso e che mina la nostra credibilità”. È quanto sostiene Massimo Ungaro, deputato del PD eletto in Europa, e componente della VI Commissione Finanze, nel giorno in cui il Ministro Tria ha riferito in Parlamento circa l’eventuale procedura di infrazione contro l’Italia da parte dell’Ue.
“Diverse infatti saranno le misure economiche che purtroppo si accingerà a mettere in campo il Governo a guida Salvini e Di Maio e che ci porteranno alla procedura di infrazione”, sostiene Ungaro, secondo cui “lo stesso atteggiamento, visto oggi nelle commissioni riunite Finanze e Bilancio sul Dl Crescita, a proposito del mio emendamento per l’iva ridotta ai supporti igienici femminili bocciato dalla maggioranza. E di cui si è fatto un gran parlare e con un esplicito impegno del Governo Conte ad approvare questa agevolazione che nega un diritto di civiltà e di parità tra sessi. Non si dimentichi che la petizione dei cittadini italiani a sostegno di questa misura ha contato oltre 250.000 firme”.
Insomma, conclude Ungaro, “il DL Crescita contiene solo misure cosmetiche che avranno un misero impatto sulla crescita dello 0.05% secondo le stime del DEF. Le uniche cose buone - come le misure che riguardano l'iper-ammortamento, il super-ammortamento, il patent box o un nuovo regime di sgravi fiscali per i lavoratori impatriati - sono ripresi da provvedimenti dei governi Renzi e Gentiloni. Copiati ma spesso male, con risorse mancanti o strumenti fondamentali come il credito di imposta per la formazione fondamentale per rendere efficaci le misure di Impresa 4.0". (aise)