DOMANDA DI CITTADINANZA: NOVITÀ NEL CONSOLATO DI CORDOBA

CORDOBA\ aise\ - Dal 15 febbraio 2020 i gruppi famigliari a cui sono stati concessi, con il vecchio sistema, i turni dal 7401 al 8000 potranno presentare la domanda di cittadinanza e la relativa documentazione. A darne notizia è il Consolato Generale d’Italia a Cordoba.
Per assicurare un ordinato afflusso del pubblico – scrive ancora il Consolato -, la ricezione delle domande avverrà unicamente per appuntamento, che potrà essere conseguito attraverso il prenota on-line “Cittadinanza – vecchi turni dal 7401 al 8000”.
I titolari dei turni possono dal 17 dicembre 2019 prenotare una data per la consegna. Si raccomanda a coloro che possiedono già la documentazione completa di non tardare a conseguire un appuntamento.
Il servizio è limitato ai soli titolari dei turni sopraindicati: non serve pertanto ad assegnare nuovi turni. Le prenotazioni on-line effettuate da persone che non hanno i turni dal 7401 al 8000 saranno cancellate.
Il giorno dell'appuntamento, assieme alla domanda e alla relativa documentazione, dovranno anche essere forniti due comprovanti che dimostrino la residenza nella circoscrizione consolare da non meno di sei mesi.
Per un più rapido esame della sua pratica, l’utente potrà anche inviare i comprovanti di residenza alla mail dell'ufficio cittadinanza (cittadinanza.cordoba@esteri.it) entro i 7 giorni precedenti la data dell'appuntamento.
I comprovanti di residenza devono riportare il nome e l’indirizzo del richiedente. Possono essere, ad esempio, la fattura di un servizio a tuo nome per luce, gas, telefono fisso, TV via cavo, internet; un certificato di iscrizione ad una assicurazione sanitaria (obra social); una busta paga (se non figura l’indirizzo del richiedente, si può allegare l’estratto conto della cuenta sueldo) o un certificato di iscrizione all’AFIP come lavoratore indipendente; un contratto o una ricevuta di pagamento di affitto dell’immobile in cui abiti; un certificato di frequenza scolastica, di corsi universitari o presso altro istituto di formazione che rilascia un titolo di studio riconosciuto dalle autorità locali; un certificato dell’ANSES se sei pensionato.
Non si accettano: fatture dei servizi dell’acqua o di telefonia cellulare, per assicurazioni vita, sulla casa o dell’automobile; estratti conto bancari o di carte di credito; ricevute di pagamento delle tasse municipali o provinciali su immobili o sull’automobile; certificati rilasciati dalla Polizia; patenti di guida; titoli di proprietà di terreni, edifici ad uso commerciale o in cui l’utente non abita; documentazione di imprese. (aise)