DONNE IN EMIGRAZIONE

ROMA – focus\aise - L’Ambasciata d’Italia a Madrid e l’Associazione madrilena delle donne dirigenti e imprenditrici (AMMDE) hanno organizzato giovedì scorso un incontro intitolato "Gemellate: donne in carriera in Italia e Spagna", moderato dallo scrittore e presentatore televisivo Christian Gálvez.
Presente anche la directora general de la Mujer de la Comunidad de Madrid, Paula Gómez Angulo, tra un vasto pubblico composto da rappresentanti del mondo diplomatico, della società civile e membri delle associazioni del settore.
L’evento, ospitato in Ambasciata, ha rappresentato l’occasione per un interessante scambio di idee e riflessioni sulle possibilità di carriera delle donne in Italia e Spagna e sulle politiche per conciliare vita lavorativa e familiare, nonché sul superamento dei tabù sociali e culturali relativi alla condizione delle donne lavoratrici.
Impegno, tenacia, speranza, apprendimento, costanza e unione sono stati i principali concetti emersi dalle testimonianze della serata: Pilar Mañas, comandante dell’Aeronautica spagnola; Miriam Gutiérrez, campionessa di Spagna e d’Europa di pugilato; Nicoletta Negrini, imprenditrice del settore alimentare; Benedetta Poletti, direttrice di ELLE España e delle pubblicazioni del gruppo Hearst.
All’evento sono intervenute anche Adriana Bonezzi e Iliana Carazzo, rappresentanti di AMMDE, che hanno ricordato l’impegno dell’associazione per le politiche di uguaglianza e di diversità nel mondo del lavoro.
Da parte sua, l’ambasciatore Stefano Sannino ha definito l’incontro una nuova dimostrazione delle ottime relazioni tra le società italiane e spagnole ed ha ribadito il contributo dell’Ambasciata all’opera di sensibilizzazione verso le sfide grandi e piccole delle nostre società, con particolare riferimento ai temi dell’inclusione ed empowerment femminile.
L’emigrazione vista dalle donne sarà protagonista anche ad Oslo, in occasione di una serata di riflessione organizzata insieme dall’Istituto Italiano di Cultura e dal Comites. L’appuntamento è per domani, martedì 25 giugno, in Istituto dove alle ore 18.30 verrà presentato "A Røbba Gnor" (Il vestitino nero), cortometraggio diretto da Margarida Paiva, con musiche e performance di Enza Lattanzi.
Una collisione tra radici italiane e percezioni nordiche, "A Røbba Gnor" ritrae un viaggio tra l'Italia meridionale e la Norvegia e racconta storie di dolore, relazioni, collisioni culturali, ma anche gioia, sogni, amore ed emancipazione.
Dopo la proiezione, Enza Lattanzi e Margarida Paiva approfondiranno il tema in conversazione (in norvegese) con Jennifer Aramini, psicologa italiana che vive da molti anni in Norvegia e conosce pertanto molto bene la tematica che il film tratta.
Le scene di "A Røbba Gnor" sono girate tra Oslo e Matera, luoghi con background culturali molto diversi, ma entrambi in continuo sviluppo e che quest'anno ricoprono due ruoli importanti nella storia dell’Europa, come capitale dell’ambiente, la prima, e capitale della cultura, la seconda.
Il film è una ricerca sulle relazioni delle donne con modelli educativi tradizionali, sulla loro posizione in questo mondo e su come esse si evolvono in relazione alla società e all'ambiente in cui vivono, o dal quale fuggono.
"È la mia storia il punto di partenza per questo progetto", dice Enza Lattanzi, "trasferirsi in un altro Paese, con alcuni sogni in valigia, vivere momenti sia magici che difficili. Attraversare un processo di dolore, celebrare una nuova vita, un confronto tra diverse mentalità, lingue, modi di fare e di sentire. L’urgenza di voler esplorare se stessi ci porta spesso a sfidare i rapporti con il mondo convenzionale in cui cresciamo e, spostandoci in altri luoghi, imbattendoci inevitabilmente in nuovi incontri-scontri culturali".
Curiosità: la vocale "ø" fa parte dell’alfabeto norvegese, il simbolo della stessa si ritrova nell’alfabeto fonetico internazionale e il suo suono viene pronunciato in diverse lingue e dialetti europei, tra i quali alcuni del sud Italia: da qui la scelta di fondere un titolo in dialetto (di Montescaglioso, Matera) con un simbolo norvegese e internazionale. Il film è sottotitolato in inglese, le voci e i brani musicali sono in italiano, inglese e norvegese.
Margarida Paiva è una visual artist di origine portoghese che vive e lavora a Oslo. Nel 2007 ha completato il Master all'Accademia di Belle Arti di Oslo, da allora ha esposto i suoi film in mostre e festival cinematografici in giro per il mondo.
Enza Lattanzi si è trasferita a Oslo, dopo una permanenza di diversi mesi, durante la quale ha svolto ricerche per la sua tesi in Lingue e Letterature Scandinave, analizzando la relazione tra testi e musica nella letteratura moderna. (focus\aise)