GIUDECCA ART DISTRICT: APRE A VENEZIA UN NUOVO QUARTIERE D’ARTE PERMANENTE

VENEZIA\ aise\ - L’isola veneziana della Giudecca diventerà il primo quartiere d’arte permanente della città. La Giudecca, che vanta una ricca storia di arte contemporanea, oltre che la notevole vicinanza alla Biennale, ha annunciato il lancio del Giudecca Art District, un progetto che riunisce spazi di arte contemporanea nuovi ed esistenti, creando l’unico distretto artistico di Venezia aperto tutto l’anno.
Il Giudecca Art District verrà inaugurato ufficialmente alla 58° edizione della Biennale di Venezia e comprenderà 11 gallerie e 2 padiglioni nazionali (Estonia e Islanda), in aggiunta a due nuovi spazi espositivi, la Giudecca Art District Gallery e il Giudecca Art District Garden. Più di 60 artisti da oltre 30 Paesi esporranno in 20 mostre temporanee nel distretto.
Fondatori e direttori artistici del Giudecca Art District Venetian sono il veneziano Pier Paolo Scelsi e la curatrice Valentina Gioia Levy. Negli spazi espositivi, tra cui la GAD Gallery and il GAD Garden, sono annoverate dieci importanti collaborazioni con partner quali Chiesa delle Zitelle, Starak Foundation, Galleria Sant’Eufemia, Spazio Bullo, Spazio Raunich, Sudiolacittà e Spazio Silos, e altri progetti che verranno annunciati il mese prossimo.
Negli ultimi cinquant’anni, l’isola della Giudecca ha ospitato una serie di significative mostre d’arte contemporanea, tra cui la prima performance di Marina Abramovic nel 1976 e una sua mostra al Zuecca Project Space nel 2017, la prima mostra d’arte di Damien Hirst a Venezia, e la mostra di Ai Weiwei Disposition durante la Biennale del 2013. "Giudecca" è dunque da lungo tempo sinonimo di talento artistico emergente e di grande sperimentazione artistica contemporanea.
Tra le opere e le mostre in programma per il lancio del Giudecca Art District a livello internazionale spicca l’istallazione "Body as Home", opera dell’artista Aleksandra Karpowicz e dell’October! Collective, che sarà il progetto principale del nuovo quartiere artistico.
Curata da Miguel Mallol, "Body as Home" è una video istallazione a trittico presentata su tre schermi, che narra un viaggio di scoperta, ricerca di identità, migrazione, ed esplorazione dell’idea di casa. Filmato in quattro città (Città del Capo, Londra, New York, Varsavia), "Body as Home" presenta tre protagonisti per ciascuna di esse: un residente, un visitatore, e la regista Karpowicz, in un’indagine del concetto di "casa", inteso come posizione geografica, ruolo della persona all’interno del tessuto sociale, e identità personale di ciascuno. Il video analizza la sovrapposizione tra l’individualità fisica e la sensazione di essere "a casa". "Body as Home" prende in esame la relazione tra fisicità, sessualità e identità, in un invito collettivo a sentirsi "a casa" nel proprio corpo.
Altri progetti artistici che apriranno in concomitanza con il lancio del Giudecca Art District comprendono la serie "Take Care of Your Garden", che vedrà le opere di 8 artisti internazionali esposte in un ampio spazio all’aperto. Tra le opere sono inclusi Te Veo, Me Veo dell’artista Lidia Lèon (DOM) alla Chiesa delle Zitelle; Tu vs Everybody, una collaborazione di sei artisti italiani; We are Humanity di Lilli Muller (USA) e Randi Matushevitz (USA); e There Are No Titans di Waseem Marzouki (SIR), Gip Depio (USA), e Tanner Goldbeck (USA).
Isola della Giudecca
Il panorama artistico contemporaneo dell’isola della Giudecca ha avuto un’impennata nell’ultimo ventennio, trasformando l’isola da distretto industriale a uno dei quartieri artistici di spicco di Venezia, ricco di gallerie d’arte, hotel di tendenza e locali esclusivi. Residenti celebri dell’isola includono Elton John e Miuccia Prada, mentre artisti contemporanei che hanno esposto alla Giudecca comprendono, tra gli altri, Marina Abramovic, Damien Hirst e Ai Weiwei.
La Giudecca è uno spazio orgogliosamente fuori dal tracciato turistico tradizionale. In passato fu la sede della Birreria Dreher, mentre ora l’isola è costellata di atelier, gallerie e spazi espositivi. Lo Spazio Punch, co-diretto da Augusto Maurandi e Lucia Veronesi ospita mostre incentrate su arte, editoria, moda, cinema e design. La Galleria Michela Rizzo opera perfettamente al passo con le tendenze artistiche di New York, Berlino e Tokyo, diversamente dalle gallerie tradizionali di Venezia, che fungono più da negozi di souvenir per turisti che hanno budget. Rizzo, che fu la prima gallerista a stabilirsi alla Giudecca nel 2004, collabora con un’accurata selezione di artisti italiani e internazionali, tra cui Vito Acconci, Franco Vaccari e David Tremlett.
Altri studi artistici della Giudecca, nel chiostro dell’ex-convento di Cosma e Damiano, sono assegnati a giovani artisti che fanno parte del programma Atelier della Fondazione Bevilacqua la Masa, una delle istituzioni culturali più antiche di Venezia.
Il Zuecca Project Space, legato all’Hotel Bauer Palladio, è situato nell’ex-convento che affianca la Chiesa delle Zitelle. Lo spazio, chiamato "Zuecca" dal nome dell’isola in dialetto veneziano, occupa un’ampia stanza al piano terra ed è diretto da Alessandro Possati. Le mostre che vi organizza ruotano attorno al concetto di sradicamento, un’idea che è parte integrante dell’identità veneziana da secoli. Nel 2013 la galleria ha collaborato con la Lisson Gallery di Londra curando la mostra di Ai Weiwei Disposition, parte della Biennale dello stesso anno. (aise)