GLI ITALO-QUEBECCHESI FESTEGGIANO LAMETTI – di Vittorio Giordano

MONTRÉAL\ aise\ - “Un brindisi con vino rigorosamente ‘made in Italy’ per salutare la nomina di David Lametti a Ministro della Giustizia e Procuratore Generale del Canada. Una nomina inaspettata, ma più che meritata, che ha riempito di orgoglio la Comunità italo-montrealese. Tanto che il 18 gennaio scorso, poche ore dopo la splendida notizia, una sessantina di connazionali si sono ritrovati negli uffici della Camera di Commercio Italiana in Canada, nel cuore di Montréal, per abbracciare David Lametti. Un grande giurista, che ha tutte le carte in regola per diventare anche un grande politico: eletto per la prima volta nella contea di LaSalle—Émard—Verdun nel 2015, Lametti è già stato segretario parlamentare, prima al Ministero del Commercio Internazionale e poi a quello dello Sviluppo Economico. Fino al grande salto alla guida del Ministero tra i più “pesanti” del governo”. Così scrive Vittorio Giordano sul “Cittadino canadese”, settimanale di Montreal di cui è caporedattore.
“A stringergli la mano, tra gli altri, sono stati: Camillo D’Alessio, ex presidente di Alma Canada, e Fausta Polidori, direttrice Alma e Consultrice per la Regione Marche in Nord America; il Console d’Italia a Montréal, Lorenzo Solinas; la Presidente del Comites, Giovanna Giordano; il presidente della Fondazione Comunitaria italo-canadese, Tony Loffreda; Mario Galella, ex dirigente della Banque Laurentienne; Pino Asaro, ex presidente del Congresso Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (Regione Québec); Dominic Diaco, presidente della CIBPA; Patricia Occhiuto di ‘Mini Italia’; i consiglieri comunali Patrizia Lattanzio (Saint-Léonard) e Francesco Miele (Saint-Laurent), oltre all’ex deputata provinciale, Rita de Santis.
Tutti ospiti di Emmanuel Triassi (via skype) e Danielle Virone, rispettivamente presidente del cda e direttrice generale della Camera di Commercio.
Con Lametti anche un decano del Partito Liberale, un esponente tra i più longevi e apprezzati: Ralph Goodale, eletto per la prima volta in Parlamento nel 1974 a soli 24 anni nel distretto di Regina—Wascana, oggi Ministro della Sicurezza Pubblica e della Protezione Civile.
“Non mi aspettavo affatto questa nomina: è stata una bella sorpresa”, ha esordito il neo Ministro della Giustizia, che poi ha rivelato: “Quando il Primo Minsitro mi ha convocato nel suo ufficio per comunicarmi la nomina, è passato qualche secondo prima che sia riuscito a rispondere”.
“Vi ringrazio per la fiducia che avete riposto in me fin dall’inizio: farò del mio meglio per rendere onore alle nostre tradizioni e ai sacrifici dei nostri genitori. È una nomina che sognavo, magari non adesso, ma nella carriera di un giurista diventare Ministro della Giustizia è il massimo. Sono contentissimo, ma so già che ci sarà tanto lavoro da fare. Sicuramente la Giustizia occupa un ruolo molto importante nel governo e poi io ricopro due funzioni: sono il Ministro della Giustizia, che è responsabile del funzionamento dell’amministrazione della giustizia federale, e Procuratore Generale, cioè l’avvocato del governo. Due ruoli diversi: uno forse più neutro, l’altro più politico”.
Ministro o Procuratore, Lametti non dimentica le sue origini: “Ho ricevuto messaggi di auguri su Facebook da parenti e amici nelle Marche, dove ho tanti cugini e due zie. Naturalmente sono tutti contenti”.
E poi un aneddoto che si è rivelato profetico: “I miei vengono da un paesino vicino a Fabriano, Cerqueto, frazione del comune di Genga, che è molto vicino a Sassoferrato, dove è nato Bartolo di Sassoferrato, il giurista più conosciuto del Medioevo. Forse si chiude un cerchio: proprio due anni fa sono stato a Sassoferrato dove ho incontrato il Sindaco e scattato una foto col busto di Bartolo E proprio il Sindaco mi ha scritto dicendomi che quella foto, probabilmente, mi ha portato fortuna””. (aise)