GLI ODG SUL VENEZUELA NELLA PLENARIA DEL CGIE
ROMA – focus/ aise – La plenaria del CGIE si è tenuta ormai un mese fa alla Farnesina. La scorsa settimana, sul sito istituzionale, sono stati pubblicati gli ordini del giorno approvati in quell’occasione. In particolare, gli ultimi tre riguardano il Venezuela. Di seguito ne riportiamo alcuni passaggi. “ln riferimento al dettagliato intervento svolto nella prima giornata di Plenaria dal Consigliere Nello Collevecchio sulle carenze emerse nell'operato delle istituzioni dello Stato in Venezuela negli anni 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, riguardanti entrambe le Circoscrizioni Consolari di Caracas e Maracaibo, si sollecita il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale ad operare le verifiche necessarie e a individuare Ie eventuali responsabilità; ciò si rende necessario anche quale elemento di autovalutazione dell'azione istituzionale in Venezuela e nella prospettiva di un miglioramento qualitativo degli aiuti destinati ai connazionali residenti in Venezuela come in altri paesi”. E ancora: “La grave situazione economica e sociale in cui versa il Venezuela è nota da tempo. ll cgie chiede al Governo del nostro paese di continuare ad adoperarsi affinché siano rimosse le sanzioni sulle importazioni di farmaci, attrezzature medicali, cibo e dei relativi pagamenti internazionali. Tali ambiti di sanzioni contribuiscono, purtroppo, a peggiorare gravemente la condizione di ampie fasce di popolazione, in particolare bambini ed anziani anche tra la consistente comunità italiana e rischiano di alimentare una inaccettabile speculazione su questi generi di prima necessità che rendono ancora più drammatica la già difficile situazione”. E infine, il terzo e ultimo degli ODG approvati: “RICHIAMATI i precedenti Ordini del Giorno riguardanti l'oggetto, rimasti privi di un seguito positivo per quanto attiene le misure di sostegno ai connazionali rimpatriati dal Venezuela, la cui crisi drammatica è a tutti nota; CONSIDERATO che diverse migliaia di connazionali sono stati costretti ad abbandonare il Paese in cui vivevano, sia per motivi di sicurezza oppure di salute o di impossibilità di sopravvivenza ancorché temporanea; RILEVATO che diversi connazionali abbiano trovato ospitalità presso parenti e conoscenti residenti in ltalia, dapprima nell'intesa che si trattasse di una condizione provvisoria che, purtroppo, si sta prolungando ormai da troppo tempo, senza che si intraveda una soluzione in tempi ravvicinati; ATTESO che il protrarsi della sopra illustrata condizione mette in evidente difficoltà, oltre ai rimpatriati privi di ogni mezzo di sostentamento, anche gli stessi parenti e conoscenti che li ospitano; RITENUTO che a una così grave condizione occorre dare una risposta concreta e dignitosa, soprattutto per quanto riguarda le cure sanitarie che sono disciplinate in modo differente nelle Regioni italiane; TUTTO CIÒ PREMESSO Si richiede, nuovamente: 1) Dl sollecitare il Governo italiano affinché chieda al Parlamento la modifica della legge sul Reddito di Cittadinanza, attualmente erogato ai soli residenti in ltalia da almeno dieci anni, dei quali gli ultimi due anni in modo continuativo, per consentire la fruizione della misura di sostegno anche ai connazionali iscritti all'AlRE, rimpatriati dal Venezuela, seppur per il tempo necessario alla soluzione della crisi in atto. La misura auspicata, troverebbe ora maggiore ragione, stante le economie di spesa riportate nell'adozione del provvedimento a livello nazionale. (focus\ aise)