I 45 ANNI DEL MONUMENTO AI PIEMONTESI NEL MONDO

TORINO\ aise\ - L'idea del monumento "Ai Piemontesi nel Mondo", inaugurato 45 anni fa, il 13 luglio 1974 (alla presenza dell'allora presidente della Regione Piemonte, Gianni Oberto) nacque innanzitutto per ricordare i 1.105 emigrati dal paese di San Pietro Val Lemina verso Francia, Argentina, America del Nord, dal 1890 al 1966.
L’idea si sviluppò dopo la prima visita, nel 1972, dell’allora sindaco di San Pietro Val Lemina Michele Colombino in Argentina, dove ebbe modo di incontrare numerosissimi oriundi piemontesi. Fu costituito un Comitato organizzatore, composto da abitanti locali, da amici e cittadini del territorio e da emigrati del Pinerolese in provincia di Cordoba, che permise la raccolta di una somma sufficiente per la realizzazione dell’opera bronzea, senza alcun aggravio finanziario per le casse comunali.
Come progettista e scultore fu scelto l’artista Gioachino Chiesa, di Bra. Il monumento rappresenta tre figure asciutte, imponenti, due uomini e una madre che regge in braccio suo figlio. Le tre figure sono appoggiate ad una base i cui contorni ricordano la geografia del mondo. Tutto su un blocco di cemento la cui forma simboleggia la prua di una nave. “Simboli potenti e sofferti - afferma la vice presidente dell'Associazione Piemontesi nel Mondo, Luciana Genero -, che ricordano come l’emigrazione sia prima di tutto distacco, privazione e poi faticosa ricostruzione di un avvenire nuovo, diverso, possibilmente migliore”. (ren. Dut\ aise)