IL GOVERNO PER GLI ITALIANI IN VENEZUELA: IL SOTTOSEGRETARIO DELL’ORCO RISPONDE A DELL’OSSO (FI)
ROMA\ aise\ - Nella seduta di ieri alla Camera, il sottosegretario ai trasporti Michele Dell'Orco ha risposto all'interrogazione di Matteo Dall'Osso (Fi) che chiedeva al Governo quali iniziative avesse attuato per “garantire aiuti umanitari alla popolazione del Venezuela, anche in considerazione della significativa presenza di cittadini di origine italiana ivi residenti”.
Nella risposta, Dell’Orco ha riepilogato i provvedimenti attuati dal Governo – e dalla Farnesina in particolare – assicurando che l’Esecutivo “è certamente consapevole della situazione umanitaria in Venezuela, con particolare riferimento ai nostri connazionali”.
“Alle continue informazioni che riceviamo dalla rete diplomatica e consolare si sono aggiunte le visite in loco, da ultima quella del sottosegretario agli esteri Merlo, effettuata dal 15 al 17 maggio scorsi, cui è seguita quella del direttore generale per gli italiani all'estero, dal 20 al 22 maggio scorsi, anche a Maracaibo”, ha esordito Dell’Orco.
“Alla data del 30 aprile scorso, - ha aggiunto il sottosegretario – la collettività italiana in Venezuela conta 143.629 persone iscritte in anagrafe, di cui la maggior parte a Caracas e il resto Maracaibo. Per tutelare i connazionali residenti più vulnerabili, negli ultimi anni, sono stati adottati diversi provvedimenti specifici: in primo luogo, l'integrazione del minimo pensionistico, attraverso l'adozione di un tasso di cambio, cioè il DICOM, più vantaggioso rispetto a quello ufficiale, di cui hanno beneficiato 3.870 pensionati e, soprattutto, il piano straordinario di assistenza ai gruppi più vulnerabili: sono stati erogati aiuti aggiuntivi per un totale di circa 1,2 milioni di euro nel 2017 e 1,9 milioni di euro nel 2018, stanziamento che è stato proposto di mantenere inalterato anche per il 2019. Prosegue, quindi, l'attività di assistenza sociale da parte delle nostre rappresentanze diplomatico-consolari in loco in favore dei connazionali che si trovano in situazioni di emergenza e di difficoltà. Anche per assicurare una distribuzione più capillare degli aiuti, soprattutto nelle realtà più decentrate rispetto ai grandi centri urbani, si è recentemente fatto un più ampio ricorso alla stipula di atti in affidamento diretto con società locali e centri italiani nel Paese”.
La Farnesina, ha aggiunto Dell’Orco, “ha anche deciso di sospendere l'adeguamento automatico della tariffa percepita per i servizi consolari al tasso di svalutazione della moneta venezuelana, onde evitare ulteriori ripercussioni negative sui già provati gruppi vulnerabili della comunità italiana residente nel Paese”. Inoltre, “sin dai primi tempi dell'aggravarsi della crisi economica e sociale in Venezuela, la Farnesina ha esercitato pressioni sul Governo di Caracas per permettere la fornitura diretta, a beneficio della nostra collettività, di beni di prima necessità e di medicinali irreperibili sul mercato locale. L'iniziativa, del valore complessivo di un milione di euro, è stata avviata all'inizio del corrente anno ed ha riscontrato, nei primi cento giorni di funzionamento, risultati di particolare efficacia ed un diffuso apprezzamento da parte della collettività. Il piano di distribuzione, gestito dal Consolato generale a Caracas per l'intero territorio venezuelano, si è dunque aggiunto alla già cospicua e crescente attività di assistenza diretta svolta dagli uffici consolari nel Paese. La distribuzione dei farmaci è risultata finora efficace anche nelle località più remote. I principi attivi maggiormente richiesti sono risultati quelli per la cura di patologie croniche, mentre i due terzi delle istanze sono giunte da connazionali con più di sessant'anni, a riprova che il progetto in questione riesce a soddisfare una diffusa esigenza in particolare da parte dei connazionali più anziani”.
“Particolare attenzione – ha detto ancora il sottosegretario ai trasporti – continua ad essere rivolta alla delicata attività informativa sul progetto, in modo da promuovere la più diffusa e capillare consapevolezza in merito da parte dei connazionali interessati, garantendo una discrezione richiesta anche dalle autorità locali”.
Quanto alla situazione umanitaria in Venezuela, Dell’Orco ha riportato all’Assemblea gli ultimi dati delle Nazioni Unite secondo cui “circa 7 milioni di venezuelani necessitano di assistenza umanitaria, di cui 3,2 milioni sono bambini. A fronte di tale emergenza che investe l'intero Paese, lo scorso 1° marzo, la Cooperazione italiana ha disposto contributi per un importo complessivo di 2 milioni di euro a favore dell'Alto Commissariato per i rifugiati, della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, del Comitato internazionale della Croce Rossa, con l'obiettivo di sostenere le attività di tali organismi a sostegno sempre del popolo venezuelano, incluse quelle nel campo sanitario. Questo intervento – ha ricordato – si aggiunge al sostegno che la Cooperazione italiana ha assicurato, da marzo 2018, alle attività di accoglienza e assistenza umanitaria condotte dall'Alto Commissariato per i rifugiati a favore dei rifugiati venezuelani presenti in Colombia e in Brasile, per un valore complessivo di 500 mila euro”.
Inoltre, “proprio per far fronte all'emergenza sanitaria, la Cooperazione italiana ha dato la propria disponibilità a finanziare un volo umanitario con un carico di circa 40 tonnellate di medicinali (parlo di antibiotici e analgesici) e materiale medico-sanitario (guanti, garze, eccetera) raccolti e acquistati dalla Croce Rossa italiana che verrà consegnato alla Croce Rossa venezuelana. L'aeromobile – ha annunciato, in conclusione – partirà dalla base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite di Brindisi, non appena il materiale sanitario sarà disponibile”.
Nella replica, Dall'Osso ha commentato: “bene, ma non benissimo; capisco dalle parole che mi ha appena comunicato, sottosegretario, che vi stiano a cuore gli italiani residenti in Venezuela, ma non si può sottacere questa situazione. Presidente, in Venezuela il rapporto interno lordo si è dimezzato, c'è un'iperinflazione di un milione per cento, gli effetti della crisi hanno visto anche il sorgere di carenze alimentari e medicinali; si tratta di una crisi umanitaria senza precedenti. A seguito dell'atteggiamento restrittivo e dittatoriale di Maduro, del Presidente Maduro, anche l'Unione europea ha approvato che riconosce come leader legittimo Guaidó. Per quale motivo non potete recepire anche voi questa indicazione data dall'Europa? Presidente, - ha concluso il deputato forzista – deve essere presa una posizione netta a sostegno di Guaidó, per essere vicini alla Comunità europea che lo ha approvato, alla Comunità europea e agli Stati Uniti d'America”. (aise)