LA COOPERAZIONE IN AFRICA

ROMA – focus/ aise - Su impulso del Vice Ministro agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re, l’Italia, in occasione della Conferenza dei Donatori a Ginevra, ha annunciato un ulteriore contributo finanziario di 300.000 euro a sostegno delle operazioni di assistenza sanitaria che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta mettendo in campo nelle regioni del Nord Kivu e Ituri della Repubblica Democratica del Congo (trattamento sanitario, vaccinazioni, sepolture “sanitizzate”). Il contributo si colloca in continuità con il sostegno che la Cooperazione Italiana ha assicurato per la risposta ad Ebola fin dallo scoppio dell'epidemia nel luglio dello scorso anno. È stato poi organizzato di recente a Dakar, presso i locali dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, l’evento di chiusura del Progetto di lotta alla mendicità e ai maltrattamenti sui minori in Senegal, finanziato dalla Cooperazione italiana per un ammontare di 474.200 euro. Alla cerimonia erano presenti gli attori di rilievo nell’ambito della protezione e promozione dei diritti umani, tra i quali i rappresentanti del Ministero della Donna, della Famiglia, del Genere e della Protezione dell’infanzia, del Ministero della Giustizia, della Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale, dell’Assemblea Nazionale e della società civile. La cerimonia è stata un’occasione di condivisione dei risultati del progetto e delle testimonianze dei beneficiari. L’Italia ha sostenuto gli sforzi intrapresi negli ultimi anni dal governo senegalese in relazione alla tematica permettendo – attraverso interventi strutturati – di valorizzare e capitalizzare le esperienze precedenti per migliorare l’impatto nel processo di sradicamento della mendicità. Durante gli anni d’attuazione del progetto sono stati compiuti vari progressi nel processo di lotta contro i maltrattamenti e l'abuso di minori in Senegal attraverso, in particolare, il sostegno all’elaborazione del Codice dell’Infanzia, il rafforzamento del quadro giuridico al fine di integrare le raccomandazioni degli strumenti internazionali sui diritti dell’uomo delle Nazioni Unite relative alla promozione e alla protezione dei diritti dell’infanzia, il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini nelle strutture di protezione, il rafforzamento delle capacità delle risorse umane e degli stakeholder che lavorano nel settore della protezione e della promozione dei diritti dell’infanzia e l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione e advocacy a livello locale e nazionale. Seppure sul piano teorico esistano strumenti adeguati alla lotta contro la mendicità forzata e i maltrattamenti sui minori, sul piano pratico, nonostante i progressi, rimangono tuttavia delle criticità. Pertanto, al fine di diffondere l'esempio del Senegal e incoraggiare i risultati ottenuti con tale progetto, la Cooperazione italiana ha rinnovato la collaborazione con il Governo Senegalese e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani per replicare la strategia a livello regionale. Questo nuovo impegno della Cooperazione italiana nella tutela dei diritti dei minori e nella lotta contro tutte le forme di abuso, in corso fino al 2020 e con un finanziamento di 3.5 milioni di euro, mira a stabilire un dialogo costruttivo con i governi dell'Africa occidentale sviluppando un approccio multidisciplinare e multisettoriale che combina azioni a livello normativo, giuridico, educativo e politico e comprende gli attori impegnati nella tutela dei diritti dell’infanzia per garantire che i progressi già compiuti nella promozione e nella protezione dei diritti dei bambini, in particolare dei più vulnerabili, siano apprezzati e promossi su larga scala. Infine, il 12 luglio si è ufficialmente concluso, presso la Oloolua Primary School, il Kenya Comprehensive School Health Program. Alla cerimonia conclusiva, oltre alla sede AICS di Nairobi e World Friends, hanno partecipato rappresentanti della Contea di Kajiado, gli studenti, gli insegnanti e i membri dei consigli delle scuole beneficiarie, nonché i rappresentanti di Jukumu Letu Organization. Il progetto, avviato nel 2015, è stato cofinanziato dall’Agenzia e realizzato da World Friends e ha contribuito all’applicazione – in cinque scuole della Contea di Kajiado – delle recenti politiche Kenya in materia di salute scolastica. In particolare, le attività hanno previsto la sensibilizzazione su temi di salute, nutrizione, igiene, sicurezza e ambiente, nonché la costruzione di cucine e servizi igienici e la fornitura di serbatoi d’acqua e pompe. Inoltre, per garantire un’alimentazione più sana ed equilibrata agli studenti, all’interno delle scuole sono stati predisposti diversi shamba (piccoli orti) che forniscono ortaggi e verdure a km zero per le mense. L’occasione è stata utile per ripercorrere insieme le tappe del progetto e apprezzare quanto è stato realizzato insieme in campo educativo, agricolo e sanitario. Come ricordato dal rappresentante AICS Nairobi Damato, "il punto di forza del progetto non è stato quello di sviluppare e applicare nuovi modelli, piuttosto favorire e supportare l’applicazione di una politica keniana già esistente attraverso la stretta collaborazione con le scuole pubbliche di Kajiado". Proprio grazie alle sinergie tra le diverse realtà coinvolte e a una solida collaborazione con le comunità scolastiche, è stato possibile permettere alla Contea di Kajiado nell’avvicinamento agli obiettivi posti dal Kenya Comprehensive School Health Policy e, al contempo, fornire servizi migliori e ambienti di apprendimento sicuri sia per gli insegnanti sia per gli alunni. (focus\ aise)