LA DIPLOMAZIA VICINA ALLE IMPRESE

ROMA – focus\aise\ - La diplomazia italiana continua ad operare al fianco e con le imprese italiane all'estero. Per questa ragione è nato nel 2015 l'Italian Innovation Day, una vetrina per startup e scaleup italiane in Giappone, organizzata dall'Ambasciata d'Italia a Tokyo in collaborazione con altre istituzioni pubbliche italiane e giapponesi (ICE, Invitalia, Japan External Trade Organization JETRO).
La quarta edizione dell'evento è in programma il 9 ottobre 2019 presso l'Ark Mori Building di Tokyo. Qui, quindici startup e scaleup avranno la possibilità di presentarsi di fronte a un vasto pubblico di importanti aziende e investitori giapponesi. Una quota fino a cinque startup è riservata ad imprese che hanno ricevuto finanziamenti da Smart & Start Italia, il programma di incentivi finanziari gestito da Invitalia.
Le aziende italiane interessate sono invitate a presentare la propria candidatura entro il 16 giugno, considerando che ciascuna startup dovrà riferirsi a una o più sfide comuni tra Italia e Giappone: migliorare la qualità della vita nelle società dell’invecchiamento; crescita pulita e innovazione del workflow: verso un’economia basata sull’efficienza delle risorse; e prepararsi alla realizzazione e gestire l’impatto di eventi di dimensioni globali, quali le Olimpiadi di Tokyo e l’Expo di Osaka.
Si è tenuta invece il 22 maggio ad Ashgabat una nuova edizione del Business Forum informale Italia-Turkmenistan. Ospitata nella residenza dell'ambasciatore italiano Diego Ungaro, la manifestazione ha visto la partecipazione dell'ICE Agenzia italiana per il commercio estero e dei rappresentanti della Camera di Commercio e Industria, dell'Unione degli imprenditori e degli industriali, della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo BERS, nonché le aziende e gli operatori attivi nelle relazioni industriali, tecnologiche e commerciali tra i due Paesi.
L'evento si è concentrato principalmente sulle condizioni di gestione degli affari in Turkmenistan, ma è stato anche un’occasione di aggiornamento sui più recenti sviluppi delle relazioni economiche e commerciali bilaterali.
A sostegno del settore moda l'impegno dell'ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti, Armando Varricchio, che ha partecipato nei giorni scorsi a New York all'inaugurazione dell’iniziativa "Borders: a flash of new italian fashion", promossa in collaborazione con il Consolato Generale d'Italia, l'Ufficio ICE di NY e la Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI).
L’iniziativa ha inteso presentare, in una cornice di eccezione, nuovi marchi, giovani designer, tendenze innovative, parte integrante di un settore che vanta una lunga tradizione ed immerso pienamente nel futuro. Con questo progetto, inoltre, CNMI ha messo in luce le relazioni tra la moda italiana e altre forme di espressione quali musica, arte e design, e evidenzia gli aspetti più moderni, innovativi e meno conosciuti dell'industria della moda in Italia.
Allestita sulla High Line di New York, un parco pubblico, simbolo di innovazione, sostenibilità e apertura, "Borders: a Flash of new Italian Fashion", come ha sottolineato l'ambasciatore Varricchio, ha portato "i marchi di fabbrica italiani da una capitale della moda ad un'altra. Design, sostenibilità, creatività e stile, tutti racchiusi in un unico evento. Un'iniziativa che mette in evidenza la collaborazione tra città, imprese e individui che contribuiscono ad infondere sempre nuova linfa in un settore dinamico come quello della moda e arricchiscono i rapporti tra Italia e USA".
L’Italia è il primo esportatore verso gli USA nel settore della moda di alta qualità. Con circa 9 miliardi complessivi, la moda italiana rappresenta una delle principali voci dell’export negli Stati Uniti.
All'inaugurazione hanno partecipato anche il console generale, Francesco Genuardi, il direttore dell'ICE di NY, Maurizio Forte, e il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa.
A San Paolo, infine, il mondo delle imprese italiane ha potuto incontrare quello delle Università brasiliane grazie ad una iniziativa del Consolato Generale d'Italia. Il 21 maggio, presso il Terrazzo Italia, si è tenuta infatti la presentazione di Inova, l’Agenzia di Innovazione dell’Università di Campinas, centro di eccellenza e punta di diamante di Unicamp.
Scopo dell'evento favorire l’avvicinamento tra il mondo accademico brasiliano e le imprese italiane, presenza importante e consolidata nell’economia dello Stato di San Paolo.
Alla presenza del console generale d’Italia, Filippo la Rosa, e del rettore di Unicamp, Marcelo Knobel, si è svolta un’importante opportunità di confronto a cui le imprese italiane hanno partecipato con interesse e curiosità. È emerso un importante spunto di riflessione: investire sulla formazione dei giovani e su percorsi accademici innovativi significa formare una classe dirigente pronta ad affrontare le sfide del futuro. Ed è proprio questa una delle priorità di Unicamp, che come sottolineato dal rettore Marcello Knobel, si apre a nuove prospettive di proficue e significative forme di collaborazione.
Nel corso dell’incontro le aziende presenti hanno avuto la possibilità di ascoltare dal vivo testimonianze di storie di successo, foriere di eventuali forme di partnership. Newton Cesario Frateschi, direttore esecutivo di Inova, ha ampiamente illustrato il progetto e le potenzialità del programma Inova, la cui missione è quella di creare un network tra mondo accademico ed imprese, al fine di aumentare l’impatto dell’accademia e dell’attività di ricerca improntate allo sviluppo socioeconomico sostenibile. L’obiettivo è raggiunto grazie a partnership con atenei stranieri ed aziende italiane di spicco, come Pirelli che ha installato all’interno dello Science Park di Unicamp Prometeon, un suo spin off con cui porta avanti congiuntamente attività di ricerca e progettazione. 
Marco Aurélio Pinheiro Lima, ha presentato il progetto HIDS, HUB internazionale per lo sviluppo sostenibile incentrato su una struttura che attraverso partenariati e cooperazione tra le istituzioni fornisce contributi concreti allo sviluppo sostenibile, comprese azioni che hanno impatti sul sociale, assi economici e ambientali. Il progetto mira inoltre a promuovere l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile che vede tra i firmatari anche il Brasile.
Le imprese hanno particolarmente apprezzato al punto che sono partiti i primi contatti tra i due mondi su progetti specifici. (focus\aise)