LA FARNESINA PER LE IMPRESE DEL SETTORE DI CYBERSICUREZZA

ROMA\ aise\ - Nell’ambito di CyberTech Europe, principale appuntamento europeo sulla sicurezza cibernetica, organizzato per la quarta volta consecutiva a Roma, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha organizzato, in coordinamento con Leonardo, un evento dedicato al panorama italiano della sicurezza cibernetica.
“Italian cybersecurity: Challenges and Opportunities” il tema del seminario aperto dal Sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano alla presenza di numerosissimi esponenti del mondo istituzionale, imprenditoriale e accademico nonché dei rappresentanti di Ambasciate accreditate in Italia dei principali Paesi attivi in questo settore, oltre a diverse delegazioni giunte dall’estero, tra cui quella armena guidata dal Capo dello Stato Armen Sarkissian.
La diplomazia economica della Farnesina è fortemente impegnata nel dare sostegno e valorizzare le capacità del sistema imprenditoriale italiano di competere a livello globale, anche nel settore cyber, che si dimostra in fortissima crescita. Infatti, secondo EY, nel 2018 il valore del mercato italiano di cybersecurity ha raggiunto 1,7 mld di euro, con una previsione di +3 miliardi per il 2021. Il MAECI ha in programmazione numerose iniziative dedicate alle imprese italiane di cybersecurity, eccellenze strategiche per l’affermazione, a livello globale, dell’offerta scientifica e commerciale italiana nel settore.
Contestualmente all’evento, il Ministero degli Esteri ha presentato la brochure “Cybersecurity in Italy: new opportunities for business”, coordinata dal MAECI con il contributo del Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza della Repubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DIS), Ministero della Difesa, ICE-Agenzia, Confindustria e CINI, per illustrare l’architettura nazionale di cybersecurity e le eccellenze imprenditoriali del settore, senza tralasciare l’importante network delle università e il suo determinante contributo.
Il mercato mondiale dei prodotti software e hardware e dei servizi impiegati nella sicurezza cibernetica è in fortissima crescita, ricorda il Maeci. Nel 2018 il valore complessivo ha raggiunto i 114 miliardi di dollari, crescendo dell’8,7 % rispetto al 2017. Tale dato supererà entro il 2022 il valore di 150 mld di dollari. La diffusione capillare dell’impiego di tecnologie digitali nei nostri sistemi produttivi ha comportato una crescente, se non totale, dipendenza degli operatori dei servizi essenziali – e dunque vitali per la società – dalle condizioni di sicurezza dello spazio cibernetico. Le nostre infrastrutture critiche, che toccano potenzialmente ogni aspetto della vita dei cittadini, reti elettriche, approvvigionamento di risorse idriche, impianti nucleari, ICT, sistemi Smart di pianificazione, operano attraverso tecnologie cyber e, in quanto potenziali target di attacchi cibernetici, sono sempre più vulnerabili.
Per questo, il MAECI in stretta collaborazione con Leonardo ha riunito istituzioni, mondo della ricerca e delle imprese della cybersecurity per riflettere sulle modalità per affrontare le minacce cibernetiche con il contributo di tutte le migliori risorse nazionali, puntando così a rendere, anche sotto questo profilo, l’Italia un Paese più sicuro ed all’avanguardia. (aise)