LA NUOVA VIA DELLA SETA

ROMA – focus/ aise - Che impatto avrà il piano infrastrutturale strategico della Cina, “One Belt One Road” sull’assetto dell’economia globale? E come cambieranno e si potranno rafforzare le relazioni, non solo commerciali, con l’Italia con l’affermazione delle ultime tecnologie in ambito di Intelligenza Artificiale (IA)? A queste e altre domande hanno risposto esperti e accademici al nuovo Digital Talk dal titolo “I percorsi digitali della Via della Seta_ One Belt One Road”, organizzato dall’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, che si è svolto a Roma, nella Sala Multimediale UNINETTUNO. La “Nuova Via della Seta” (One Belt One Road) ha già suscitato l’interesse dell’opinione pubblica ancor prima della visita in Italia del presidente della Cina Xi Ji Ping: dallo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e logistica, la strategia cinese mira a promuoverne il suo ruolo nelle relazioni commerciali globali, favorendo i flussi di investimenti internazionali e gli sbocchi commerciali per le produzioni cinesi nell’Eurasia, lungo le direttrici terresti della "zona economica della via della seta" e la "Via della seta marittima del XXI Secolo", per un capitale di oltre 100 miliardi di dollari USA. Il progetto prevede un grande impulso alla digitalizzazione: Big Data, cloud, Internet delle cose e smart city sono, infatti, i principali strumenti su cui punta il piano di investimenti del Governo di Pechino che, stando alle stime, potrebbe fare della Cina la prima superpotenza digitale entro il 2030.
In questo contesto, anche Roma si fa sistema per conquistare il mercato turistico cinese. L’assessorato al turismo di Roma Capitale, Aeroporti di Roma e il Convention Bureau Roma e Lazio, infatti, si sono recati in missione corale a Shanghai in occasione della Fiera Internazionale del Turismo ITB China, la più importante fiera del mercato turistico cinese, sotto l’egida dell’Enit, l’Agenzia Nazionale Turismo Italiano.
I partner capitolini, riuniti dalla certificazione Welcome Chinese, per i quali si tratta di un ritorno in Cina dopo il primo appuntamento del novembre scorso a Pechino e Shanghai, sono stati i protagonisti dell’evento “Rome, the Italian Gateway to your business”, una conferenza rivolta alla stampa e ai principali operatori del settore turistico di tutta la Cina.
All’evento hanno partecipatp Ettore Sequi, Ambasciatore Italiano nella Repubblica Popolare cinese, il Ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio, il Presidente di ENIT Giorgio Palmucci, l’Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale Carlo Cafarotti, il VicePresidente del Convention Bureau Roma e Lazio Stefano Fiori e una delegazione di Aeroporti di Roma guidata dal CEO Ugo De Carolis.
Sulla scia dell’intensificarsi dei rapporti diplomatici fra i due Paesi, l’obiettivo è quello di rafforzare la percezione di Roma quale destinazione ottimamente collegata dalla Cina e quindi porta di accesso al Paese; una destinazione sicura, accogliente ed attenta alle specifiche necessità del turista cinese, sia esso un business o leisure traveler.
Il Convention Bureau Roma e Lazio è un esempio concreto dell’importanza di presentarsi come sistema anche per l’offerta congressuale della città di Roma riunendo tutti gli operatori del settore MICE del Lazio, che grazie alla facilità di raggiungere Roma con i voli diretti recentemente implementati e all’attrattività unica al mondo del territorio romano, può sicuramente portare la capitale tra le prime scelte del turismo congressuale anche e soprattutto dalla Cina. (focus\ aise)