LA PACIFICA INVASIONE DELLE TRABANT A PRAGA

PRAGA\ aise\ - Con un festival intitolato “Il cammino verso la libertà”, l’Ambasciata tedesca a Praga ha celebrato nel Palazzo Lobkowicz di Mala Strana, facendo anche tappa all´Istituto italiano di cultura, gli eventi dell’autunno del 1989, quando migliaia di cittadini della Repubblica democratica tedesca si rifugiarono in questa che allora era la sede diplomatica della Germania ovest.
Fu qui che Hans Dietrich Genscher, ministro degli Esteri di Bonn, il 30 settembre 1989, si affacciò al balcone dando l’annuncio destinato a cambiare il corso della storia. In realtà riuscì a dire solo “Cari compatrioti, la vostra partenza...”, in quanto i rifugiati compresero e la sua voce fu travolta da una esplosione di gioia. Il giorno stesso un convoglio ferroviario speciale raccolse i rifugiati e partì dalla Cecoslovacchia in direzione della Repubblica federale tedesca.
Tra di loro decine di tedeschi che nei difficili giorni successivi al 23 agosto 1989 trovarono ospitalità nel vicino Istituto italiano di cultura, dopo che l'Ambasciata italiana aveva accolto la richiesta di assistenza dei tedeschi, in difficoltà a gestire le migliaia di rifugiati.
Quaranta giorni dopo il “Discorso del Balcone” cadrà il muro di Berlino.
Il “cammino verso la libertà” fu caratterizzato anche dal gran numero di Trabant, macchine utilitarie provenienti dalla DDR, che furono abbandonate dai tedeschi inizialmente dentro l’Ambasciata, poi nelle immediate vicinanze. (aise)