LA SETTIMANA DELLE ASSOCIAZIONI – PARTE 1

ROMA – focus/ aise - Lo scorso 28 Gennaio il Coordinatore della SAIG Carmelo Vaccaro ha incontrato rappresentati della Organizzazione Romanda per la Formazione e l’Integrazione Professionale (Orif): Luigi Crispoldi, Responsabile Equipe Professionale, e Davide Giordano, Maitre Socio-Professionale Responsabile del sito di Pont Rouge e Responsabile della MSST à l’ORIF di Vernier. A darne notizia è stato lo stesso Vaccaro, sottolineando come l’incontro, svolto alla presenza del Console Generale d’Italia a Ginevra, Antonino La Piana, abbia messo le basi su una collaborazione duratura tra la SAIG e l’ORIF. L’ORIF è nato nel 1948 nel Cantone Vodese. All'epoca, spiega Vaccaro, “la creazione di una struttura la cui missione era quella di fornire accesso al mondo del lavoro alle persone con disabilità era una novità. Quella che sarebbe diventata una grande organizzazione di servizi di riabilitazione professionale nella Svizzera romanda era presieduta dal Dr. Placide Nicod. Questo medico di Losanna ha dato gli impulsi originali che hanno fondato l'identità dell'Orif”. La SAIG, conclude Vaccaro, “è sicura che con questo partenariato potrà valorizzare i valori culinari italiani attraverso due eventi in programma: la cena di premiazione delle eccellenze italiane nella Svizzera Romanda e la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”.
L’Associazione Bellunesi nel Mondo, poi, porta la storia dell’emigrazione in miniera nelle scuole della provincia di Belluno. Giovedì 14 febbraio, alla Scuola secondaria di I grado di Castion è stata inaugurata la mostra fotografica “Minatori bellunesi. Tra fatica, paura e silicosi”. Un progetto Abm realizzato in occasione del 50.mo del Viale delle lampade spente di San Gregorio nelle Alpi, ma che vuole essere condiviso con gli studenti bellunesi. “Ringrazio la professoressa Cristina Carì per avere accettato il nostro invito a portare questa mostra nella sua scuola”, ha commentato il presidente Abm Oscar De Bona. Un’inaugurazione che ha visto la presenza di tre testimoni diretti dell’emigrazione in galleria, con la partecipazione di Sandro Cassol, Luigi Case e Giorgio Canal. Sono state numerose le domande degli alunni e degli stessi docenti.
È seguita la visita alla mostra con il direttore Abm Marco Crepaz, che ha descritto i ventidue pannelli che compongono il percorso: dal perché si è andati a lavorare in miniera, alle condizioni di lavoro; dalla devozione a Santa Barbara, patrona dei minatori, ai gravi incidenti che si sono succeduti, in primis quello di Marcinelle; dalla silicosi alle lotte per i diritti delle vedove dei minatori.
Tornando a parlare di SAIG, da quest’anno “avrà inizio un’attività già programmata nel 2017 quando i dirigenti presero la decisione di modificare alcuni aspetti rappresentativi della SAIG stessa, allargando la sua prospettiva del tessuto socio-culturale italiano verso quello ginevrino nel Cantone”. Ad annunciarlo è Carmelo Vaccaro, coordinatore della Società delle Associazioni Italiane a Ginevra. “Si tratta – spiega Vaccaro – di individuare connazionali di alto profilo professionale e rappresentativo che si sono distinti nella loro professione e che allo stesso tempo hanno messo in evidenza l’intraprendenza ed il savoir faire del made in Italy che ci contraddistinguono nel mondo. Naturalmente si tratta di persone dalle quali viene richiesta una particolare competenza e professionalità che ci dà lustro ed orgoglio all’estero”.
Con questo evento, sottolinea Vaccaro, “la SAIG desidera mostrare che gli italiani non sono solo i lavoratori stagionali di un tempo, costretti ad emigrare alla ricerca di un futuro per sé e per i propri figli che, comunque, rimangono i veri ambasciatori italiani all’estero, ma anche e soprattutto dei veri professionisti, preparati e con un curriculum di tutto rispetto, che, oggi, testimoniano la grandezza dell’Italia anche fuori dai suoi confini. Delle reali “eccellenze” che la SAIG ha deciso di individuare e premiare per il lavoro che svolgono in particolare nella Svizzera romanda in favore sia dei connazionali, sia degli svizzeri. Un orgoglio per noi italiani che riusciamo a formare al meglio persone che, per necessità o scelta, si trovano a vivere ed a lavorare all’estero e che con la loro alta professionalità contribuiscono anche alla crescita del paese che li ospita e testimoniano ancora la grandezza di un popolo, il nostro. Proprio questo impegno – conclude Vaccaro – la SAIG ha deciso di segnalare e premiare in una serata tutta dedicata a questi professionisti che ci rappresentano al meglio e la cui professionalità viene riconosciuta a tutti i livelli”. (focus\ aise)