L’ARCHITETTURA TRADIZIONALE PUGLIESE ALL’UNIVERSITÀ DI YOKOHAMA

YOKOHAMA\ aise\ - La Kanto Gakuin Univerisity di Yokohama in collaborazione con il Dipartimento di architettura e Disegno dell’Ambiente, con sede a Yokohama, ha promosso una interessante giornata di studio sul tema dell’architettura rurale italiana con un focus dedicato all’architettura tradizionale pugliese e alla conservazione e valorizzazione dei trulli.
Il seminario internazionale “Restauro dei trulli e architettura tradizionale in Italia Meridionale” coordinato dal professore Taisuke Kuroda, docente di architettura e design, ha consentito di presentare ad un vasto pubblico accademico i risultati dei progetti di ricerca che da oltre un decennio si svolgono tra Italia e Giappone, in collaborazione con la professoressa Olimpia Niglio.
L’evento internazionale ha avuto luogo presso la Bennet Hall della Kanto Gakuin Univerisity alla presenza di quasi duecento partecipanti tra accademici, studenti ed invitati. Dopo i saluti istituzionali del professore Masayuki Otsuka e del professore Taisuke Kuroda che ha descritto le finalità del seminario, sono seguite le due principali keynotes, rispettivamente della professoressa Olimpia Niglio su “Storia e Cultura architettonica tradizionale nel Sud Italia” e dell’architetto Aldo Flore, dello studio Flore&Venezia di Ostuni, con una relazione dal titolo “Esperienze di restauro dei trulli in Valle d’Itria”.
La giornata di studi ha consentito un interessante confronto e condivisione culturale grazie alle successive due relazioni rispettivamente del professore Yuta Inamasu “Gli edifici in muratura a secco in Italia Meridionale”, che ha svolto studi specifici nella regione pugliese e dell’architetto Manabu Naya “Restauro delle case tradizionali giapponesi”, autore del volume curato da Olimpia Niglio e Taisuke Kuroda dal titolo “Twelve houses restored in Japan and Italy”.
Hanno partecipato al dibattito illustri esponenti della cultura architettonica giapponese, tra cui il professore Hidenobu Jinnai, già professore presso la Hosei University a Tokyo.
A conclusione della giornata di studio è seguita una tavola rotonda con la partecipazione di tutti gli intervenuti e le conclusioni del professore Hiroshi Watanabe.
Questo seminario internazionale è stata la conferma che la ricerca scientifica e la cultura non possono avere perimetri e che gli sviluppi più fruttuosi si verificano in quei punti di tangenza in cui si incontrano due diverse linee di pensiero. È in questi punti che nascono e si sviluppano le più interessanti innovazioni e condivisioni per un mondo inclusivo e più sostenibile. (aise)