L'EMIGRAZIONE ITALIANA IN SVIZZERA ALL'UNIVERSITÀ DEGLI ANZIANI DI BELLUNO
BELLUNO\ aise\ - L'emigrazione italiana in Svizzera, dall'esodo di massa alle nuove mobilità. Questo il tema della lezione tenuta venerdì 8 febbraio all'Università degli Anziani/Adulti di Belluno dal professor Toni Ricciardi.
Dopo il saluto introduttivo del professor Gioachino Bratti, presidente del comitato di gestione della Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati” - che ha collaborato all'organizzazione dell'appuntamento -, Ricciardi ha approfondito quell'imponente fenomeno che rese la Svizzera nel secolo scorso il Paese europeo con il tasso d’immigrazione più alto del continente. Un’immigrazione che ebbe come punto di partenza privilegiato proprio l'Italia. La sola Svizzera, infatti, assorbì quasi la metà degli espatri di nostri connazionali nel secondo dopoguerra. Toni Ricciardi è storico delle migrazioni presso l’Università di Ginevra. Codirettore della collana “Gegenwart und Geschichte-Présent et Histoire” (Seismo), è tra i coautori del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes, del primo Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Ser, 2014) e membro del comitato editoriale di Studi Emigrazione.
Ha pubblicato “Associazionismo ed emigrazione. Storia delle Colonie Libere e degli Italiani in Svizzera” (Laterza, 2013), “Morire a Mattmark. L’ultima tragedia dell’emigrazione italiana (Donzelli, 2015), “Marcinelle, 1956. Quando la vita valeva meno del carbone” (Donzelli, 2016) e “Breve storia dell’emigrazione italiana in Svizzera” (Donzelli, 2018). (aise)