L’ESEMPIO DELLA COOPERAZIONE FRA LE “AZIENDE MATRICOLE” PUGLIESI E LA MOLDOVA – di Domenico Letizia

ROMA\ aise\ - “Va incrementandosi l’importanza di progetti sull’internazionalizzazione e la cooperazione economica internazionale finalizzati a promuovere le realtà imprenditoriali del centro sud Italia, con un ventaglio di azioni mirate, tese a consolidare la posizione e l’immagine dei prodotti d’eccellenza e del know-how italiano all’estero. Grazie alla nascita di consorzi istituzionali, legati alle strutture internazionali e ai point delle Camere di Commercio estere aumenta la presenza di aziende matricole le quali finora non avevano mai esportato o lo avevano fatto in modo occasionale, ma che iniziano ad avere l’opportunità di essere rappresentate sui più importanti mercati internazionali”. A scriverne per Mediterraneo e dintorni, diretto da Fabio Lagonia, è Domenico Letizia.
“Nel corso dell’ultimo anno un ottimo lavoro è stato svolto dal Point della Camera di Commercio Italo Moldova di Barletta, il cui referente è l’imprenditore Luigi Caruso. Un’economia aperta, un accordo di associazione con l’Unione Europea dal 2014 e un regime di libero scambio che prevede un accesso al mercato a più di 800 milioni di consumatori, sono alcune delle opportunità nel Paese situato tra i mercati russi e quelli europei. È evidente il vantaggio che ne consegue per gli imprenditori italiani che ivi si recano, potendo avere libero accesso al mercato dell’Europa Orientale.
Nel corso del 2018 e durante i primi mesi del 2019 il Point della Camera di Commercio ha svolto numerose iniziative sul territorio del centro e sud Italia per la conoscenza delle eccellenze italiane nella Repubblica di Moldova e la promozione del turismo. Tale lavoro ha permesso a numerose realtà italiane di poter conoscere il mercato moldavo e affermarsi. Tra gli esempi degli ultimi mesi ritroviamo le Manifatture Sa.Va. che vantano un riconoscimento e una forte esperienza nel campo della moda e nel settore dell’abbigliamento, oppure il Tarallificio Lionetti che vanta una produzione nata nel 1904. Anche nel campo del design, grazie al Point di Barletta, vi sono stati scambi tra i due paesi, attraverso l’esperienza della società italiana Fumec che realizza e progetta estetica e rivestimenti in alluminio, legno, taglio termico, Pvc e facciate con una tecnica moderna curata nei particolari e apprezzata in Moldova. Tuttavia, le maggiori opportunità sono in ambito agricolo e agroindustriale, prospettive di cooperazione su cui si vuole puntare. Il territorio della Repubblica di Moldova è prevalentemente pianeggiante e tale conformazione ne fa un luogo ottimale per la produzione agricola. La vicinanza col Mar Nero, inoltre, genera un’area fertile per la coltivazione di grano, mais, avena, tabacco, barbabietole da zucchero, soia e orzo, girasoli, nocciole, mele e frutta. La giovane Repubblica è conosciuta in tutto il mondo per la produzione vinicola, vantando le cantine più grandi al mondo, ben 120 chilometri sotterranei che garantiscono un perfetto microclima.
Tali cantine sono visitate ogni anno da migliaia di turisti. Il Paese esporta oltre 400 milioni di bottiglie all’anno e tra le etichette pregiate figura il “Negru de Purcari”, da sempre bevuto dalla Corte di Inghilterra. È un vino rosso secco di altissima qualità. La prestigiosa tenuta Purcari, distante 129 chilometri dalla capitale Chisinau produce il vino, invecchiato tre anni in botti di rovere, in lotti molto limitati. L’Agenzia mondiale del vino ha registrato che il settore vitivinicolo conta per più del 20% del Pil del Paese. Incentivare la collaborazione tra i produttori storici italiani e quelli moldavi, unire tradizione e tecnologia, sapere e modernità, non può che giovare alle aziende di entrambi i Paesi, diffondendo un patrimonio culturale, sociale ed enogastronomico utile a rafforzare le relazioni diplomatiche ed economiche. Unire la passione, la preparazione e l’imprenditoria italiana con la cultura del vino in Moldova non può che generare un prodotto di qualità e la capacità di sviluppare impresa in modo ottimale. Le prospettive di cooperazione economica tra l’Italia e la Moldova sono innumerevoli e variegate, come si è visto. L’incrocio economico, diplomatico e sociale tra i due Paesi può generare davvero molte buone prospettive. Certamente un esempio da seguire. (aise)