LINGUA ITALIANA E FORMAZIONE

ROMA – focus\aise\ - Un polo per l'alta formazione italiana in India, un nuovo centro italiano in Russia, pubblicazioni in Norvegia e incontri universitari in Brasile, Germania e Argentina. Sono davvero cospicue le iniziative volte alla promozione dello studio della lingua italiana registrate in questi ultimi giorni in tutto il mondo.
Ha aperto i battenti a MumbaiMinerva”, il polo italiano per l’alta formazione professionale, promosso dalla Indo Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Delhi, pronto a ospitare i corsi delle Università e scuole di formazione professionale di eccellenza italiane. Il progetto era stato inserito nelle dichiarazioni finali del primo ministro Narendra Modi e del primo ministro Giuseppe Conte al termine del Summit bilaterale India-Italia del 31 ottobre scorso: ora, il sistema della formazione italiano dispone di una sede ideale situata nel cuore pulsante di Mumbai, in un grattacielo di grande pregio nell’architettura e nelle finiture, con aule di diversa dimensione adatte a svolgere un’ampia gamma di iniziative formative: workshop, seminari e corsi di formazione (anche di lunga durata).
Il progetto “Minerva” permette alle migliori università italiane e agli istituti di formazione professionale di accedere al mercato indiano offrendo agli studenti corsi formativi direttamente in India, per preparare così una comunità di imprenditori e manager di aziende italiane e indiane, contribuendo a rafforzare le relazioni di business tra i due Paesi. Si parla di un mercato di 350 milioni di studenti indiani di cui solo una piccola parte sceglie di studiare all’estero offrendo loro corsi in loco.
Hanno già aderito a “Minerva” l’Accademia Costume e Moda, Humanitas University, ICIF – The Internaltional Culinary Institute for Foreigners, Università IULM, Milano Fashion Institute e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. I loro corsi saranno promossi in India attraverso la rete degli uffici regionali della IICCI e in Asia, grazie a un’intesa con le Camere di Commercio Italiane presenti nell’Area. La Camera di commercio e la comunità dei propri soci aiuteranno infine le singole scuole nelle attività di placement degli studenti presso le imprese.
Ci spostiamo in Russia, dove l’ambasciatore Pasquale Terracciano ha inaugurato il Centro italiano presso l’Università di Velikij Novgorod, che avrà lo scopo di facilitare gli scambi tra gli studiosi in ambito storico-letterario. Il centro ospiterà anche corsi di lingua italiana e promuoverà vari eventi culturali legati al nostro Paese. Per l’occasione, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano ha donato una preziosa biblioteca.
Nel suo saluto, l’ambasciatore ha espresso soddisfazione per “l’ennesimo ponte che contribuirà a una diffusione più capillare della lingua italiana che già gode nella Federazione di un forte potere attrattivo tra gli studenti russi”. Terracciano ha poi aggiunto che l’apertura del Centro “rappresenta il giusto coronamento di un percorso di scambi culturali ad altissimo livello e rafforza un rapporto di reciproca stima ed amicizia che si è consolidato negli ultimi anni tra l’Italia e la Russia”.
Anche il console generale d'Italia a Porto Alegre, in Brasile, Roberto Bortot, ha visitato nei giorni scorsi il Campus Universitario - Dipartimento di Italiano dell'Università Federale di Rio Grande do Sul (UFRGS), dove, insieme a Monica Faggionato, capo Ufficio Scolastico Italiano della parte Sud del Brasile (Rio Grande do Sul, Stato di San Paolo, Stato di Paranà), ha partecipato ad un evento culturale nell’ambito della promozione della lingua italiana dal titolo “Shakespeare e l’Italia”. Durante l'evento gli studenti universitari della Facoltà di Lettere hanno presentato un workshop dedicato ai luoghi italiani citati nelle famosissime maggiori opere (Otello, Romeo e Giulietta, Il Mercante di Venezia) del grande drammaturgo. Erano presenti le docenti di Lingua Italiana Aline Fogaça, Florence Carboni, Claudia Mendonça Scheeren, nonché la lettrice del Consolato Generale di Porto Alegre, Lucia Vitiello, insegnante universitaria di Lingua Italiana e curatrice dell’evento.
A margine della presentazione degli studenti, Bortot è intervenuto su particolari aspetti della storia personale, dei luoghi italiani e delle opere di Shakespeare, sottolineando l’importanza della trasversalità semantica del linguaggio letterario universale, e complimentandosi con gli studenti per l'ottimo lavoro svolto. Successivamente, il console generale ha incontrato Sergio De Moura Menuzzi, preside della Facoltà di Lettere, con cui si è confrontato sulle prospettive di sviluppo e di diffusione della proposta didattica della lingua italiana nell'Università.
Ancora una Università, questa volta a Berlino. Le tendenze della lingua italiana di oggi sono state protagoniste domani alla Humboldt-Universität di Berlino. Organizzata dall’Institut für Romanistik dell’ateneo tedesco, la conferenza si è svolta attraverso due interventi: “La lingua dell’ultima narrativa italiana” di Maurizio Dardano dell'Università degli Studi Roma Tre e “La norma linguistica nell’epoca dei social network: da petaloso a scendi il cane” di Gianluca Frenguelli dell'Università degli studi di Macerata. Nel suo intervento sulla narrativa italiana degli ultimi venti anni, Dardano ha esplorato i fattori formali e socioculturali che influiscono sulle forme del romanzo, convinto che l’analisi linguistica dei romanzi aiuti a capire quale sarà il futuro della nostra lingua. Il dibattito linguistico sulle questioni grammaticali è stato invece al centro dell’intervento di Frenguelli, con un accento particolare sul ruolo dei social network. Attraverso l’analisi di alcune di dispute salite agli onori della cronaca, si è cercato di comprendere i nuovi modi in cui si sviluppa ai giorni nostri la riflessione critica sulla lingua italiana.
L’italiano solidale” è il nome del progetto che porta gli studenti dell’Università di Bologna a Buenos Aires per insegnare e accompagnare i bambini argentini dagli 8 ai 15 nell’apprendimento della lingua italiana. L’iniziativa è promossa dal Consolato Generale d’Italia a Buenos Aires ed è coordinata dalla Dante Alighieri di Buenos Aires in accordo col Ministerio de Educación e Innovación di Buenos Aires.
Il progetto, che vede collaborare studenti universitari italiani e alunni argentini che seguono corsi curriculari di lingua italiana, è frutto dell’accordo firmato l’11 febbraio 2019 tra il console generale Riccardo Smimmo e il referente del corso di Laurea Business & Economics (CLABE) dell’Università di Bologna. Alla base del progetto c’è la solidarietà: i diversi bisogni degli universitari italiani e dei bambini argentini si incontrano e maturano fino a diventare l’uno la risposta dell’altro. È nata così l’idea di fornire alle scuole locali assistenti madre lingua e di dare agli studenti di Bologna la possibilità di acquisire crediti e un’esperienza importante.
Una prima sperimentazione de “L’italiano solidale” è avvenuta nell’anno scolastico passato e ha portato 10 studenti del CABLE dell’Università di Bologna per 4 settimane a Buenos Aires: nel mese trascorso in Argentina, gli studenti sono stati impegnati per 2 o 3 ore settimanali in diverse scuole pubbliche della capitale argentina, in classi di ragazzi dagli 8 ai 15 anni. A partire da questo nuovo anno scolastico (2019/2020), altri studenti dell’Università di Bologna potranno partecipare alle attività predisposte. Gli universitari prenderanno parte ad un breve corso formativo durante il quale riceveranno istruzioni concrete su come stare in aula in veste di assistenti di lingua con l’aiuto della Dante Alighieri di Buenos Aires; quindi, sulla base di un calendario compatibile con le loro attività universitarie, verrà individuata la scuola presso la quale svolgeranno la loro attività di assistenti per 30 o 60 ore in totale, ottenendo i rispettivi crediti formativi.
Un’esperienza formativa da cui tutti traggono vantaggio all’insegna di quello spirito di solidarietà che tanto caratterizza l’Italia nel mondo.
Sempre più insegnanti di lingua italiana vengono formati dalle università norvegesi e l'interesse per la lingua e la cultura di questo paese mediterraneo qui in Norvegia è in crescita. Anche per questo è stato appena pubblicato "Italiensk på én, to, tre – Italiano per norvegesi", che sarà presentato mercoledì prossimo, 29 maggio, alle 18.30, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, per iniziativa dell’Istituto stesso e dell’Ambasciata d’Italia in Norvegia. Al saluto di benvenuto dell’ambasciatore Alberto Colella faranno seguito una breve introduzione a cura dell’editore Ivar Wagle (Tell forlag) e gli interventi degli autori Irene Burdese, Cathrine Rysst e Sergio Sabbatini.
L'opera è progettata in base al programma della scuola secondaria superiore norvegese, ma può essere utilizzata anche presso le università, nei corsi per gli adulti e da studenti autodidatti. "Italiensk på 1-2-3" consiste in tre edizioni di manuali distribuiti su tre livelli, di cui questo è il primo, ed una risorsa web separata con attività interattive e materiale aggiuntivo. In linea con gli obiettivi di competenza per la scuola secondaria superiore, il volume contiene testi e dialoghi con tracce sonore, esercizi, tabelle e grammatica in ogni capitolo spiegata in entrambe le lingue, grammatica comparativa, esercizi di ascolto, esercizi di pronuncia, espressioni idiomatiche, glossari e testi autentici sull'Italia.
Italiensk på 1-2-3 segue un metodo comunicativo e intuitivo, che offre molte opportunità di riflessione e di confronto ed esercizi autonomi e variati basati sul materiale linguistico. Le strutture grammaticali nei testi sono presentate per la prima volta nel testo, per essere successivamente approfondite nei capitoli di grammatica seguenti. La lingua utilizzata è sempre chiara e diretta, sia in norvegese che in italiano. (focus\aise)