L’ITALIA DEI FESTIVAL

ROMA – focus\aise – Sono tanti i festival e le rassegne che, organizzate spesso dal mondo dell’associazionismo, rendono omaggio all’Italia, alle sue tradizioni, eccellenze e alla sua cultura. Sempre più spesso però anche la nostra rete diplomatica e consolare promuove iniziative similari e "di sistema" come è accaduto più di recente a Washington DC, negli Usa.
Il 1° giugno nella capitale federale americana il Maestro Gianandrea Noseda ha chiuso il programma di eventi del festival "Unexpected Italy: a celebration of italian culture" organizzato dal Kennedy Center for the Performing Arts in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura.
"La Rapsodia su un tema di Paganini" di Sergey Rachmaninoff, le "Antiche arie e danze Suite n.2" di Ottorino Respighi e la Sinfonia n.2 di Alberto Casella hanno salutato il Festival, che aveva preso il via il 3 maggio. Per un mese, dunque, l’Italia e la sua musica sono state protagoniste di una stagione unica, con un ventaglio di eventi di qualità eccezionale che hanno abbracciato numerosi generi dai più noti e famosi ai meno conosciuti, da brani contemporanei ad un repertorio più classico, offrendo uno spaccato inatteso sul panorama musicale italiano.
Oltre ai concerti diretti dal Maestro Noseda con la National Symphony Orchestra (il Direttore Musicale della NSO ha diretto anche lo Stabat Mater di Rossini e la Dante Symphony di Liszt) il programma ha annoverato la Tosca di Puccini, diretta da Speranza Scappucci con la Washington National Opera; le performance di Chiara Izzi, Vinicio Capossela, Paolo Angeli, Joe Barbieri, Simona Molinari, Mario Biondi, Doctor 3, Ludovico Einaudi e lo spettacolo "Colors" della Compagnia TPO & Teatro Metastasio.
La creatività e genialità italiane hanno anche conquistato New York dove il Maestro Noseda ha diretto Rossini e Lizst alla Carnegie Hall.
Quasi 30.000 sono le persone che hanno assistito agli eventi inseriti nel calendario del Festival, mentre oltre 18.000 utenti hanno seguito le performance in diretta sui canali social del Kennedy Center, a testimonianza dell’ammirazione e dell’amore di cui gode la cultura italiana anche nelle sue forme meno note negli Stati Uniti d’America.
Con la conclusione del programma del Festival volge al termine la "Primavera italiana" che ha caratterizzato sotto il profilo artistico e culturale la vita della capitale nella prima parte del 2019. Al momento sono ancora aperte al pubblico la mostra alla National Gallery of Art per il 500esimo anniversario della nascita del Tintoretto, l’esposizione "Queens of Egypt" organizzata al National Geographic Museum in collaborazione con il Museo Egizio di Torino e la mostra di Enrico David al Hirshhorn Museum.
Per un festival che si è chiuso, uno se n’è aperto. Ad Assunzione, in Paraguay. Qui il 2 giugno, in concomitanza con la Festa della Repubblica, si è tenuta la terza edizione della Festa Popolare Italiana che ha dato il via alla rassegna "Giugno Italiano".
L’evento è organizzato per il terzo anno consecutivo dall’Ambasciata d’Italia in Paraguay, insieme al Comune di Assunzione e alle Associazioni italiane del Paraguay, e ha visto nella Plaza Italia della capitale paraguaiana una giornata di spettacoli musicali dal vivo, gastronomia, cultura e tradizioni regionali. La manifestazione è ormai entrata a pieno titolo nel calendario socio-culturale della capitale paraguaiana, attraendo sempre più pubblico. L’anno passato sono intervenute circa 12.000 persone.
Nella rassegna "Giugno Italiano" l’Ambasciata d’Italia concentra buona parte della sua attività di promozione integrata. Per tutto il mese ci sarà spazio per la musica, lo sport, l’arte, la letteratura e il cinema, con un ciclo di proiezioni che comprenderà "La Cerchia di Leonardo Da Vinci", film documentario al quale verrà dedicato un evento ed una serata speciale per commemorare il 500mo anniversario della scomparsa di Leonardo. (focus\aise)