L’ITALIA IN UN BICCHIERE

ROMA – focus/ aise - Si è svolta a Pechino la 19º edizione del corso “ITAlian Wine & Spirit” che nel 2018 ha già toccato le città di Pechino, Shanghai, Canton, Chengdu, Shenzhen, Xi’an, Nanning, Changsha, Wuhan, Tianjin, Qingdao, Wenzhou e Zhengzhou formando più di 660 promotori cinesi del vino italiano nella “Terra di Mezzo”. Il corso, progettato e realizzato dall’Agenzia ICE di Pechino in collaborazione con la Rete ICE in Cina e che vede la collaborazione di Federvini, Unione Italiana Vini e Federdoc, si è svolto dal 15 al 17 Giugno a Pechino per poi proseguire a Zhengzhou dal 17 al 19 Giugno, dal 18 al 20 a Xi’an e quindi concludersi dal 20 al 22 a Canton. Sono così più di 660 i promotori cinesi formati da ICE Agenzia con l'investimento promozionale finanziato dal MISE e selezionati tra importatori, distributori, canale HORECA, wine retailers incluso GDO e Media e KOL (Key Opionion Leaders). A Pechino e Canton – ha spiegato l’Ice – i corsi saranno seguiti dagli eventi di comunicazione offline2online “I love ITAlian wines” che rilanceranno sulle piattaforme web cinesi anche attraverso main blogger e loro live streaming, il messaggio di "Italia primo paese produttore al mondo di vino e quello con la più ampia varietà di vitigni". Con questi eventi e la diffusione sui canali cinesi del video "Italian wines: taste the passion", che gira già da oltre 8 mesi sui principali network digitali della "Terra di Mezzo" e sugli smartphone di una clientela ben individuata, saranno già stati raggiunti oltre 300 milioni di punti di contatto in Cina, il 75% in modalità digital. Quest'anno, come già a giugno dello scorso anno, gli eventi e corsi di ICE si incastrano con la seconda edizione, nelle stesse 4 città nelle stese location, del Vinitaly China Roadshow, realizzato da Verona Fiere e pure compartecipato da MISE ed ICE. Una giornata in ciascuna delle 4 città di b2b meetings e walkaorund testing che ha riguardato 55 cantine, per circa 500 referenze di vini in assaggio e coinvolgerà oltre 1000 operatori professionali cinesi.
In verticale, i corsi di ICE quest'anno poi realizzeranno un approfondimento a favore del "Consorzio Sicilia DOC" con masterclass dedicate in stretta collaborazione con il relativo Consorzio di Tutela. Agli eventi partecipano anche l'Ambasciata d'Italia a Pechino e il Consolato Generale di Canton.
Crescono poi le esportazioni di vini rossi Dop della Toscana, soprattutto nei paesi extra Ue. Un aumento in molti casi superiore alla media nazionale: dal 2013 al 2018 l’export ha fatto registrare un più 17% negli Usa (più 12% il dato nazionale) e ben +47% in Svizzera (è del 16% la crescita italiana). Bene anche il Canada, con un aumento del 16% contro il 10% della media nazionale. È quanto emerge dalla ricerca Wine Monitor Nomisma per Consorzio Vino Chianti. La Toscana conquista la vetta della classifica per valore dei vini rossi esportati rispetto a quelli veneti e piemontesi nei principali mercati, compresi Giappone e Cina, con un valore nel 2018 pari rispettivamente a 14,2 milioni di euro e 10 milioni di euro. Nasce con questo scopo la Chianti Academy, la prima scuola dedicata a professionisti del settore per diventare esperti del vino Chianti docg già avviata in Cina e ora anche in America Latina. I partecipanti avranno l’opportunità di conoscere la storia e la cultura legata alla denominazione, la catena di produzione e le politiche di tutela del prodotto e naturalmente gli abbinamenti con il cibo, oltre che le strategie di marketing e di comunicazione del prodotto. Le lezioni sono abbinate a degustazioni specifiche delle 30 diverse etichette del Consorzio rappresentative di tutte le tipologie esistenti. Dopo gli esami finali i partecipanti all’Academy riceveranno la qualifica di Chianti Wine Expert rilasciata dal Consorzio Vino Chianti. Alla prima edizione in Cina sono stati 240 gli studenti iscritti nelle quattro città coinvolte: Shenzhen, Guangzhou, Shanghai e Beijing. (focus\ aise)